Bologna, adocchiato Pecchia per un eventuale addio di Motta
La società rossoblù individua in Pecchia un profilo interessante qualora Motta dovesse salutare
Sul rinnovo di Motta non se ne parla oramai più; lo si è già fatto parecchio in precedenza, per cui ora è giusto godersi il momento magico di questo meraviglioso cammino targato Bologna - come ci riporta l'edizione odierna della Repubblica.
Motta e la possibile destinazione
La società ha ribadito più e più volte come il dibattito sul rinnovo dell'italo-brasiliano sperava già di sedarlo addirittura in estate. Ora che siamo a marzo e il Bologna è al quarto posto in classifica, le priorità sono diventate altre. Suona la musica della Champions sotto le Due Torri e quello che fino a qualche tempo fa era solo un sogno, ora che di gare da disputare ne mancano nove, ora è un qualcosa di concreto. Tornando al discorso delle panchine, però, la Juventus tiene monitorato da tempo Thiago Motta, il cui progetto di Giuntoli di avere una rosa giovane e di alto profilo si sposa perfettamente con le idee del tecnico. Qualora dovesse arrivare la Champions a Casteldebole, gli scenari potrebbero essere diversi: una permanenza sarebbe più plausibile, ma di certo non c'è ancora nulla.
Il candidato rossoblù
Tra i tanti che circolano e che circoleranno, il nome di Fabio Pecchia è il più caldo. L'allenatore del Parma, che sta dominando la Serie B con sole tre sconfitte in trenta gare disputate, esprime un gioco che piace, fatto di giovani e stranieri. Solo tre, infatti, gli italiani nella rosa emiliana. Piace il suo Parma come piaceva la sua Cremonese con la quale approdò in Serie A a distanza di 26 anni dall'ultima volta, salvo poi cambiare meta in quanto il suo già lo aveva fatto. Pecchia ha passato tre stagioni qui - non consecutive - anche se la società ha dubbi sul grande salto dalla B ad un'eventuale Coppa europea. L'allenatore dei ducali è stato inoltre vice di Benitez al Real Madrid nel 205, dopo esser stato sempre con lo spagnolo a Napoli due anni prima.
LEGGI ANCHE: Bologna, da Kristiansen a Freuler, fino a Orsolini: le nazionali si tingono di rossoblù!