🗞️ Il Bologna cresce e convince: la maturità vale la finale
Contro l’Empoli arriva un’altra prova di maturità: i gol di Dallinga e Fabbian premiano una squadra che sa alternare intensità, equilibrio e concretezza

La vittoria contro l’Empoli ha consegnato al Bologna il pass per la finale, ma ciò che resta davvero è la prova di maturità. In una gara che poteva trasformarsi in una semplice formalità, i rossoblù hanno scelto di giocarla da squadra vera.
Un Bologna maturo, anche nelle rotazioni
Come evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, Italiano ha deciso di fare turnover, lasciando fuori diversi titolari e dando spazio a chi finora ha avuto meno minutaggio. Il risultato? Una prova solida, senza sbavature. Fabbian e Dallinga hanno segnato, ma sono stati tutti a mettersi al servizio della squadra.

Gestione, non solo intensità
Il Bologna non ha spinto per novanta minuti. Ha colpito quando serviva, ha rallentato quando era il momento di amministrare. Ha accettato di non dominare sempre il pallone, ma ha mantenuto il controllo del match. Una dimostrazione di consapevolezza che le grandi squadre devono saper dare.
Un Dall’Ara complice e consapevole
Il pubblico ha seguito la squadra con la stessa maturità. Tifo costante, ma nessun panico dopo l’1-1. Al contrario: sostegno fino al gol del definitivo 2-1, senza isterie né paure. Anche questo è un segnale: Bologna crede in se stessa.
A Roma per prendersi tutto
Il 14 maggio sarà una data storica, ma non sarà un salto nel vuoto. Il Bologna ci arriva con una rosa larga, un’identità chiara e una testa da grande squadra. Questo è il valore più importante della semifinale di ritorno. E anche il segnale più promettente per ciò che verrà.
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