Intervista fiume quella concessa da Daniele Corazza, responsabile del Settore Giovanile del Bologna ai microfoni di èTv, durante il programma Sport Today. Corazza ha avuto modo di spaziare su diversi argomenti partendo, vista l’imminente ripartenza del campionato Under 17 A e B, proprio dalla situazione delle Giovanili: “Oggi sono andato a vedere qualche partita di Primavera 2, stiamo seguendo dei profili. Oggi l’Under 15 è stata impegnata contro il Milan (sconfitta per 3 a 0, ndr), mentre domani i rossoneri giocheranno da noi con Under 16 e Under 17. Sono test match decisi dalla Federazione sperando di riprendere i campionati, la volontà è quella. Una ripresa certa è quella dell’Under 17, l’11 di aprile: una nuova formula, saremo contro Sassuolo, Parma, Reggiana e Spezia. Con Under 16 e Under 15 andremo avanti coi test match, si vocifera però che l’Under 16 possa riprendere: è una stagione, purtroppo, caratterizzata da questa pandemia”. Pandemia che, come ogni cosa, lascia strascichi più o meno gravi. A livello calcistico, e di Settore Giovanile, Corazza ne individua alcuni: “Ormai è un anno che non riusciamo ad essere quello che eravamo prima, senza poter continuare un percorso formativo che stava andando benissimo. I nostri giocatori, ma tutti i ragazzi, sono stati penalizzati, i danni sono inversamente proporzionali alle fasce d’età: il gruppo 2004 (attuale Under 17), ha perso quasi due campionati. Noi abbiamo la fortuna di poter allenarci, con tanti sacrifici, visto che il club ci mette a disposizione i tamponi: è un momento difficile e strano, i ragazzi hanno comunque entusiasmo nel fare le attività, c’è diponibilità nel sostenerci”. Un giocatore che alla Primavera, dalla ripartenza in poi, è mancato, è sicuramente Dion Ruffo Luci, vittima di un pesante infortunio a cavallo con l’anno nuovo: “Lo vedo tutti i giorni e tutti i giorni gli chiedo quando torna (ride, ndr), è un ragazzo con grande attaccamento alla maglia. La sua assenza ci ha penalizzato, era in un momento eccezionale. Dovrebbe rientrare verso fine aprile, ottimisticamente parlando. Dipenderà dalla sua forza di volontà e dai nostri medici”. Immergendosi a piene mani in quello che, invece, è il format attuale del campionato Primavera, modificato qualche anno fa, Corazza si toglie dei sassolini delle scarpe: “Non ho mai nascosto il fatto che non mi piaccia, non vedo la tutela del talento, ma piuttosto un campionato che si avvicina a quello della Prima Squadra. È tra i più difficili del mondo, non esistono partite dove il risultato non conti, e quando c’è di mezzo il risultato provi a giocare coi giocatori più pronti, penalizzando i più giovani”. Va però ricordato, per onor di cronaca, che il Bologna Primavera è tra le squadre più ‘anziane’ di questo campionato, con almeno 4 classe 2001 sempre in campo (come fuoriquota). “Nel vecchio campionato Primavera – prosegue Corazza – le rose erano più giovani, era più formativo al fine di far diventare calciatori i nostri ragazzi. Ora abbiamo un format impegnativo, bello per la competitività, è seguito, è importante si dia il massimo”. E sull’attuale momento dei rossoblù, tredicesimi (zona playout) a 17 punti, Corazza dice la sua: “È un momento di difficoltà, inutile nasconderlo. Nessuna squadra, tranne il primo tempo contro la Sampdoria facendo una panoramica del girone d’andata, ci ha messo sotto. Con le altre squadre ce la siamo giocata alla pari. Dopo il Milan abbiamo avuto un momento di appannaggio dovuto magari a qualche assenza importante, ci è mancato Rabbi per parecchie partite, che oltre a essere il capitano è un leader dello spogliatoio. Molte partite ci sono girate male, abbiamo preso gol per qualche ingenuità o per qualche rigore dubbio. Siamo scesi in classifica, bisogna rimboccarsi le maniche e tornare a fare punti già da Cagliari (sabato 3 aprile, ore 14). Mister, staff e ragazzi sono motivati, confidiamo di fare bene. Sudditanza arbitrale? Un po’ di sudditanza capita, come vediamo a livello di Prima Squadra qualche ingiustizia, qualcuna la subiamo anche noi. Dobbiamo essere molto al di sopra di questo, non deve essere un alibi. Io le cose le vivo da tifoso, oltre che professionalmente, e quindi tutto è amplificato. Diciamo che si compenserà tutto a fine campionato”. 

La stagione in corso ha visto, in casa Bologna, per alcuni giocatori la possibilità di esordire in Serie A, anche a causa di più di qualche assenza per la Prima Squadra. Ma difficile pensare che ci siano ragazzi veramente pronti per fare il salto, al di là delle parole di Corazza, che si concentra anche sui giovani mandati in prestito: “Questo è un gruppo dove qualcuno ha già fatto cinque presenze in A, come Simone Rabbi. Ci sono talenti importanti che devono sbocciare. Mihajlovic quando può fa esordire i ragazzi, per loro è un grande trampolino di lancio. Chi verrà ritenuto pronto rimarrà, altrimenti andrà a fare esperienza, come i ragazzi del 2000 che in C e In B stanno facendo la loro esperienza. In tanti di loro stanno giocando, come Militari e Mazza nel Mantova (anche se il primo è di proprietà della formazione lombarda), Stanzani sta disputando una stagione importante al Pontedera, Cangiano e Corbo sono ad Ascoli (assieme a Sarr), El Kaouakibi sta facendo benissimo al Sudtirol, segnando anche qualche gol. Sono giocatori che saranno da valutare, se possono rientrare a Bologna o se invece dovranno maturare fuori”. 

Chiusura su un giovane, Thomas Cossalter, alla sua prima stagione in Primavera, durante la quale sta incontrando più di qualche difficoltà (soltanto un’ottantina, infatti, i minuti disputati in Primavera 1 fin qui, spalmati su tre gare): “Thomas è un 2003 e sta facendo bene, è un ragazzo che ha fatto qualche partita da titolare oltre ad aver giocato in Coppa, un ottimo prospetto. Davanti abbiamo un po’ di affollamento, non sempre è della partita ma è un giocatore che sarà protagonista la prossima stagione ma anche adesso, ne abbiamo bisogno”. 

 

 

Foto copertina: Bologna Fc

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