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Ha il suo credo, ma attenzione: non lo mette mai davanti alla squadra. Nel senso che ha l'intelligenza per modellare la sua idea di calcio sul materiale tecnico che il club gli metterà a disposizione.

Su Zirkzee e Calafiori

Penso che Zirkzee andrà via, mentre mi piacerebbe che restasse Calafiori: ma l'importante è che nel Bologna restino calciatori motivati. In questo mi fido molto del club e per descrivere il percorso che ha fatto il Bologna di Saputo ricorro alla metafora del contadino: il club ha arato, ha concimato, ha seminato e adesso sta raccogliendo i frutti. Nulla avviene per caso.

Le tre finali perse da Italiano

Chi fa questa considerazione mi fa arrabbiare. Dice: se perdi tre finali vuol dire che non hai la mentalità da vincente. Ma scusate, il percorso che ti porta a giocare una finale non è da mentalità vincente? Nel calcio esistono gli episodi e quelli orientano tutti i giudizi: ma non è che ha ragione solo chi vince. Io amo le Olimpiadi proprio per questo: perché festeggia anche chi arriva terzo.

Sull'eliminazione dell'Italia da Euro2024

Per una forma di rispetto anche se ho le mie idee, non giudico il lavoro del cittì. Dico però che, al di là di tutto, nei nostri calciatori è mancato il furore agonistico: e quello prescinde dall'allenatore. Comunque la Svizzera sabato aveva quattro cittì: Yakin in panchina, più Xhaka, Freuler e Aebischer in campo. Quei tre dettavano i ritmi del gioco, decidevano quando accelerare e quando rallentare. Ed è bello sapere che due di quei tre indossano la maglia del Bologna.

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