Rossoblu a due facce: l'analisi tattica di Bologna-Juventus
I ragazzi di Thiago Motta crescono alla distanza e portano a casa un punto importante contro la terza in classifica
Una partita a due facce quella che si è giocata ieri sera al Dall'Ara tra Bologna e Juventus. Una partita che, in ogni caso, ha certificato un dato molto importante: i rossoblu in casa hanno finora (a partire dal 2023) bloccato tutte le big del nostro campionato. Probabilmente per l'Europa serve un ulteriore step di crescita, ma il miglioramento avuto da questa squadra nell'attuale stagione è sotto gli occhi di tutti. Il Bologna gioca, ha intensità e diverte: gli ingredienti ci sono, così come la base per puntare a qualcosa di importante nel corso dei prossimi anni. La dirigenza, capeggiata da Sartori, ha saputo lavorare sui giusti meccanismi per alzare l'asticella e finalmente riportare il vero entusiasmo nella piazza felsinea.
LE FORMAZIONI
Thiago Motta ha voluto schierare il suo Bologna cambiando l'assetto tattico e puntando sul 1-4-3-3. Skorupski tra i pali; difesa titolare composta da Posch, Soumaoro, Lucumì e Kyriakopoulos. Dominguez, Schouten e Moro hanno agito nel trio di centrocampo, mentre il tridente offensivo è stato affidato a Orsolini, Barrow e Ferguson.
Nella Juventus ha fatto scalpore il fatto che Allegri abbia cambiato formazione per la 100esima volta dal suo ritorno in bianconero. Il modulo è stato il solito 1-3-5-2, ma con un continuo cambio degli interpreti. Szczęsny tra i pali; Danilo, Gatti e Alex Sandro hanno composto la linea difensiva. Cuadrado e Kostic hanno invece coperto le corsie laterali con Fagioli, Locatelli e Rabiot in mezzo al campo. Tandem offensivo affidato alla velocità di Chiesa e al mancino velenoso di Milik.
LA PARTITA
Come detto in fase di presentazione, la partita del Bologna è stata a due facce: un primo tempo difficoltoso e una ripresa in netta crescita. Nonostante ciò i rossoblu sono riusciti a passare in vantaggio dopo pochi minuti dal fischio di inizio. Dopo una primissima fase di studio, Orsolini si è infatti liberato molto bene sulla destra dalla marcatura di Alex Sandro, sfruttando anche un po' di astuzia, per poi puntare Danilo nell'uno contro uno e guadagnare un calcio di rigore. Interessanti anche i movimenti di Barrow e Dominguez che hanno tenuto impegnata la retroguardia avversaria e ‘liberato’ Orso da un possibile raddoppio (IMMAGINE 1). Dal dischetto lo stesso numero 7 ha spiazzato Szczęsny portando avanti i padroni di casa.
Segnato il gol del vantaggio, il Bologna ha cominciato ad abbassare troppo il proprio baricentro, con la Juventus che, all'opposto, ha avuto una reazione di orgoglio e ha alzato i giri del motore. La fisicità del centrocampo di Allegri ha infatti permesso ai bianconeri di essere più presenti in zona palla e più efficaci nel recuperare palloni. I rossoblu sono invece apparsi un po' disorientati e forse anche impauriti dal fatto di essere passati in vantaggio in maniera quasi inaspettata.
Il forcing della Juventus dei primi 45' ha infatti prodotto diverse occasioni da gol piuttosto importanti. Una delle principali è quella raffigurata nell'IMMAGINE 2 qui di seguito. I bianconeri hanno infatti mosso bene il pallone in mezzo al campo, con pochi tocchi e smarcamenti continui, arrivando in zona di rifinitura con Fagioli. L'ottimo scambio con Chiesa ha consentito al giovane centrocampista ospite di arrivare due volte alla conclusione dall'interno dell'area di rigore, trovando in entrambe le situazioni le parate miracolose di Skorupski. Sempre in questo episodio è evidente come i rossoblu si siano trovati a ridosso dell'area piccola in inferiorità numerica (3 vs 4), rischiando tantissimo di subire il gol del pareggio.
Proprio nel momento di maggior spinta della Juventus è arrivato l'episodio che avrebbe potuto risistemare il risultato e indirizzare la partita in un'altra maniera. La difesa del Bologna, ancora una volta poco supportata dal centrocampo, si è ritrovata a dover difendere in uno contro uno sia Milik che Chiesa (IMMAGINE 3). Dopo diversi minuti di pressione avversaria è probabilmente mancata un po' di lucidità ai centrali rossoblu. E' proprio il polacco, infatti, a sfuggire a Lucumì prima di essere atterrato a ridosso della linea di ingresso dell'area di rigore. Dopo un consulto col VAR l'arbitro ha indicato il dischetto. Dagli 11 metri Milik si è però fatto ipnotizzare dal suo compagno di nazionale Skorupski che, ancora una volta, ha tenuto in vita i padroni di casa.
Nonostante il forcing intenso della squadra di Massimiliano Allegri, il Bologna è riuscito a mantenere il vantaggio fino all'intervallo. L'impressione predominante è stata che i padroni di casa abbiano sofferto molto in mezzo al campo. D'altronde, con il trio Moro, Dominguez e Schouten la qualità è sicuramente assicurata, ma nelle loro corde non c'è grande intensità nelle corse all'indietro o nella protezione dell'area di rigore. La Juventus ha invece nel suo reparto di centrocampo grande fisicità e corsa, e specialmente nel primo tempo ha letteralmente dominato in una zona di campo così nevralgica. Ecco perché il Bologna è apparso spesso disordinato, con le linee troppo allungate e con il reparto difensivo troppe volte lasciato da solo o con poco supporto.
La ripresa è invece stata completamente diversa. I bianconeri sono rientrati in campo dagli spogliatoi decisamente sottotono. Probabilmente il grande sforzo fisico dei primi 45 minuti ha tolto energie e lucidità a Chiesa e compagni. Di conseguenza i rossoblu hanno cominciato ad attivare con più costanza il proprio reparto offensivo. In particolare ha avuto grande risalto l'ottima connessione dei tre/quattro giocatori d'attacco (IMMAGINE 4). Orsolini è apparso molto ispirato, sia nella gestione della palla che nelle scelte; i movimenti continui di Ferguson e Barrow hanno invece tolto riferimenti alla difesa juventina, finita spesso in difficoltà nelle letture e nelle conseguenti marcature.
I cambi operati da Allegri dopo poco più di 10 minuti dall'inizio del secondo tempo hanno garantito una folata d'aria fresca nelle trame offensive bianconere. Proprio da un guizzo di Iling Jr. la Juventus ha trovato il gol del pareggio. Il giovane inglese è infatti sfondato sulla sinistra eludendo la marcatura di Posch. Sul successivo rimpallo il pallone è arrivato sui piedi di Milik che nel mentre si è staccato dall'ultima linea per andare a ricevere proprio all'altezza del limite dell'area. Anche in questo caso il centrocampo rossoblu avrebbe potuto fare più filtro e compattezza. Con una precisa girata col mancino, il polacco ha bruciato il suo connazionale rossoblu e ha riportato in partita la squadra ospite (IMMAGINE 5).
Nonostante il gol subito il Bologna si è ributtato in avanti con la voglia di trovare il nuovo vantaggio. La Juventus, di contro, ha abbassato notevolmente il proprio baricentro cercando di giocare in transizione sfruttando la gamba fresca dei nuovi entrati, Iling Jr. su tutti. L'evidente stanchezza fisica dei bianconeri è stata evidenziata anche dalle difficoltà di marcare in maniera efficace nella propria area di rigore.
Nell'IMMAGINE 6 di seguito i rossoblu hanno infatti avuto una ghiottissima opportunità per tornare in vantaggio. Sul cross dalla destra di Moro, con destinazione secondo palo, Cuadrado ha messo in luce tutti i suoi limiti difensivi, permettendo a Posch di colpire di testa a due passi da Szczęsny. L'austriaco non è però riuscito a indirizzare il pallone nello specchio, mangiandosi un'occasione decisamente importante.
Il buonissimo atteggiamento del Bologna nel secondo tempo è evidenziato anche dall'IMMAGINE 7. I rossoblu hanno spesso mantenuto il possesso del pallone, ritagliandosi anche altre occasioni clamorose, una su tutte quella di Aebischer. Il piano gara della Juventus si è invece orientato su una difesa bassa, la ricerca delle transizioni per fare male in campo aperto e guadagnare metri in avanti. Nonostante ciò i rossoblu sono stati spesso molto bravi nell'aggredire il portatore di palla avversario e tornare in possesso della sfera nella metà campo avversaria. Anche a quasi 10 minuti dal fischio finale il Bologna ha messo in luce una buona condizione fisica, nettamente superiore a quella dei bianconeri. Non è un caso, infatti, che i padroni di casa avrebbero meritato forse anche qualcosa in più del pareggio.
La Juventus ha provato a vincerla nei minuti di recupero sfruttando la specialità della casa: i cross dalle fasce e le seconde palle. Pur venendo sollecitata, la retroguardia di casa ha gestito con attenzione i tentativi avversari, portando a casa un punto comunque importante. Resta il rammarico per le occasioni avute nei secondi 45 minuti che, con un po' di cattiveria e fortuna in più, avrebbero permesso al Bologna anche di vincere la partita. Nel complesso comunque Thiago Motta può ritenersi contento della prestazione dei suoi, cresciuti col passare dei minuti, a dimostrazione del buon momento, anche a livello fisico, che stanno vivendo i rossoblu. Empoli e Sassuolo in fila saranno un banco di prova per valutare quanto questa squadra voglia continuare a togliersi soddisfazioni, a prescindere dalla possibilità o meno di avvicinare l'Europa.
Credit photo: Wyscout
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