Che il Bologna sia una squadra a cui i record interessano particolarmente, non è affatto una novità. Sia grazie a Italiano che grazie alle proprie forze, i felsinei hanno conquistato posizioni di rilievo in ambiti altrettanto rilevanti.

Il gioco e i risultati che il gioco produce sono indubbiamente dati importanti, ma ad essere determinanti possono essere anche (e soprattutto) le statistiche legate alla rosa.

Proprio come in questo caso, dove a sorprendere gli addetti ai lavori c'è l'ennesimo dato che va a favore dei rossoblù. Sintomo dell'ottimo lavoro svolto dalla dirigenza e dallo staff tecnico.

Bologna, un progetto fatto da giovani e per giovani

L'impronta che Sartori ha saputo dare al Bologna è stata chiara fin dagli albori: un progetto fatto da giovani, e per giovani. Non è certo una casualità, il fatto che una stagione così superlativa sia passata tra le mani di un tecnico come Thiago Motta.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. bolognafc.it)

L'attuale allenatore della Juventus ha infatti guidato i felsinei ad una storica Champions League, vincendo e convincendo spesso e volentieri. Una direzione tecnica giovane e composta da giocatori altrettanto giovani.

Questo ciclo composto da talento e creatività potrà proseguire anche grazie a Italiano, un tecnico che negli ultimi anni ha portato la Fiorentina a giocarsi tre finali con dei nomi freschi e innovativi.

Il lavoro fatto tempo addietro dall'attuale allenatore bianconero ha portato il Bologna a “primeggiare” nell'ennesima statistica di rilievo.

Bologna, ecco il record che ha stupito tutti

Tra i tanti record infranti dai felsinei, ce n'è uno che vale la pena citare. A causa della retrocessione del Frosinone, quella del Bologna è diventata ufficialmente la terza rosa più giovane della Serie A.

Le eventuali partenze di Zirkzee e Calafiori potrebbero comunque non fare perdere posizioni ai rossoblù, i quali di recente hanno messo a referto Holm (24) e Miranda (24).

Alla luce di quanto appena detto, l'età media della rosa bolognese è di 24,6 anni. Meglio di loro hanno fatto soltanto Udinese (24) e Lecce (23). Un dato che sorprende per il numero effettivo, ma non di certo per l'approccio adottato.

 

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