D'Aversa: "Mi dispiace per Thiago Motta, ma il rigore è netto e c'era anche espulsione"
Le parole del tecnico del Lecce, Roberto D'Aversa, al termine di Lecce-Bologna
Soddisfazione per Roberto D'Aversa al termine di Lecce-Bologna. Un pareggio insperato, dato il secondo tempo in cui i rossoblù sono apparsi superiori, sfiorando e fallendo più volte l'occasione per lo 0-2 che avrebbe definitivamente chiuso il match. Ecco le parole di Roberto D'Aversa al termine del pareggio per 1-1 tra giallorossi e rossoblù firmato Lykogiannis e Piccoli.
Sull'episodio finale
“Essendo un portiere strutturato abbiamo pensato di mandarlo avanti. Devo dire riguardo alla partita abbiamo fatto meglio il primo tempo. Loro hanno avuto le occasioni per chiuderla, ma devo dire a Thiago Motta che il rigore è netto ed essendo chiara occasione da gol era anche espulsione. Prima c’era anche un episodio di fallo di mano di Calafiori, il pareggio è giusto. Questa squadra non molla mai”.
Soddisfatto dalla prestazione
“Abbiamo perso le misure, perché fino al gol siamo stati aggressivi e li abbiamo presi alti. Abbiamo fatto bene la fase difensiva e anche in costruzione. Sulle palle inattive siamo stati bravi, ci sta che nei novanta minuti una squadra come il Bologna ti possa far andare a vuoto. Il dispiacere per loro è chiaro”.
Gol per Piccoli
“Non ci sono dubbi su chi dovesse battere. Gli attaccanti vivono per il gol, e con lui è un discorso aperto, non è stato fortunatissimo per problemi fisici, non trovando così continuità. Secondo me ha fatto meno delle possibilità che ha. E’ stato premiato perché è entrato determinato”.
Episodi decisivi
“Nella presentazione della gara l’avevo detto. Se non avessimo concesso errori di gioventù, avremmo potuto avere la stessa classifica del Bologna. Tante situazioni che ci hanno penalizzato. Il gruppo è giovane e gli errori ci possono stare, ma stiamo facendo un grandissimo campionato. Dobbiamo ragionare nel far meglio e migliorare la nostra posizione di classifica”.
LEGGI ANCHE: Aebischer: "Risultato difficile da accettare, dovevamo chiuderla"