I rimpianti

Legati al calcio ne ho due. Il primo: non aver fatto debuttare in A Giovannino Bosi, un ragazzo d’oro che stava con me a Bologna in B. Il secondo: non aver capito Morfeo. Ero al Cagliari e dissi che si poteva cedere. Lui andò a Verona e fece il fenomeno. Qualche tempo dopo incrocio Prandelli. E gli faccio: ma come hai fatto a far giocare così bene Morfeo? E lui: “Renzo, perché ho usato un sistema di gioco che tu non conosci, il 10+1”. Vabbè, gli metto una mano sulla spalla e gli fo’: “Cesare fermati qua, se no mi spieghi anche il 9+2”.

Se si volta indietro cosa vede?

Mi vedo morto (ride). Sono stato 4 mesi in ospedale, due a casa, mi hanno operato tre volte all’intestino, ho perso più di 10 chili. Pensavo davvero che fosse finita. Penso spesso alla morte. Intendiamoci, a chiamarla sorella morte non ci sono ancora arrivato (ride).

Tra presente e futuro

Sono impegnato nel calcio camminato. Mentre il bambino si allena, a suo padre o sua madre proponiamo il calcio camminato. Non riguarda solo la salute fisica, è una questione sociale.

LEGGI ANCHE: Bologna, Lucumi non convince: Italiano pensa alla soluzione

Parma-Bologna, i convocati: un rientro a centrocampo e alcune defezioni
Ndoye è devastante: un altro top club ci pensa. La richiesta del Bologna

💬 Commenti