Fortitudo, le prime parole di Candussi: "La verità è che quando la Fortitudo chiama, è facile dire sì"
Questa mattina Francesco Candussi, nuovo acquisto della Fortitudo, ha parlato per la prima volta ai microfoni riguardo la sua nuova esperienza a Bologna
Marco Carraretto, Club Manager biancoblù, apre la conferenza stampa di presentazione del nuovo innesto della Fortitudo:
“L’idea di Francesco nasce da un’esigenza tecnica di andare ad aumentare la qualità nel settore lunghi, il desiderio di coach Dalmonte di portare a Bologna Francesco, poi è scesa in campo la società che ha realizzato questa trattativa. Non penso abbia bisogno di grande presentazioni, è un giocatore che ha una grande esperienza nel campionato sia di A che di A2, l'anno scorso con Verona ha vinto il campionato di Lega 2 quindi sa perfettamente quello che c'è bisogno di fare per aumentare la qualità della della squadra, soprattutto per raggiungere obiettivi ambiziosi. Siamo contenti che abbia deciso di vestire i colori bianco blu.”
Tiene a ringraziare anche società, Gianluca Muratori, Conscorzio Fortitudo e l'agenzia del giocatore per la concretizzazione della riuscita dell'operazione.
Il nuovo centro in maglia Effe non fa molti giri di parole e descrive la sua felicità per l'approdo in questa nuova avventura:
La verità è che quando la Fortitudo chiama, è difficile non prenderla in considerazione. Qui esiste una realtà che negli anni sia di Lega 2 quando ho avuto modo di affrontarla io e poi quando è passata in serie A, ha dimostrato di essere veramente bella per la pallacanestro, anche nell'aspetto extra campo per quello che è città e tifoseria. Quest'anno in più c'era uno stato della componente tecnica e come diceva Marco, la possibilità mia di portare un approccio importante a questa squadra e quindi quando queste cose si uniscono poi è facile anche dire di sì. Ringrazio tutta la società per l'opportunità, cercherò di dare il massimo, il tempo non è molto, però è sufficiente per provare a fare qualcosa di importante e dare una svolta ad una stagione che fino adesso, in alcuni frangenti, è stata complicata. Si può lavorare duro per rimettere la squadra nei binari giusti e perciò regalare un finale che spetta di diritto a questa società, per la qualità della cultura della sua storia
In un nuova squadra bisogna entrare con intelligenza, quando un giocatore subentra deve capire le caratteristiche delle persone all’interno della squadra, deve capire le persone che compongono lo spogliatoio, quali sono le gerarchie, e cosa l’allenatore chiede. Sicuramente la mia voglia di giocare è grande e non sono entrato nel primo allenamento in punta di piedi perché ho tanto cuore e tanta voglia, ma la verità è che bisogna essere molto “smart”, bisogna coinvolgere i compagni per essere coinvolti, la mia necessità è entrare nel gruppo. L’impatto difensivo è la peculiarità di ogni buona squadra per puntare in alto.
Il roster è quello di qualità, ho avuto la fortuna di giocare già per Luca quindi so che la qualità dello staff è di alta qualità, come spesso succede in questo sport, qualche volta le cose non girano, ma quello che provo a portare io è una spinta in più all’interno di un organico già ben consolidato per da una spinta per rimettere in carreggiata. Non esiste la bacchetta magica, ma bisogna volerlo.
Conclude a finire di nuovo Carraretto:
Domani sarà regolarmente in campo e darà sicuramente il suo contributo, i nuovi arrivi non sono mai scontati, è un ragazzo intelligente che non deve pretendere tanto ma portare il suo contributo. Sono sicuro che gli ingredienti per far bene ci sono e per tornare alla vittoria in un momento difficile.