⚠️ Sartori, il Milan ci prova: il Bologna è tranquillo, ma il nome resta caldo
Il responsabile dell’area tecnica rossoblù è al centro di molte attenzioni: ma la sua scelta è già chiara

Quando una squadra vola, non sono solo i giocatori ad attirare attenzioni. C’è chi lavora dietro le quinte e costruisce valore giorno dopo giorno. Ed è proprio lì che iniziano ad arrivare i primi sondaggi, anche da parte delle big. Ma non sempre basta una chiamata per cambiare tutto.
Una big ci pensa

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Giovanni Sartori ha ricevuto apprezzamenti e segnali concreti, in particolare da una big come il Milan. Non è chiaro se il club rossonero abbia avanzato un’offerta formale, ma è evidente che l’interesse ci sia stato. Tuttavia, la risposta del dirigente rossoblù non lascia spazio a interpretazioni: nessun margine per un trasferimento. E non per via del contratto – rinnovato di recente fino al 2027 – ma per una promessa personale fatta a Joey Saputo.
La parola data vale più del contratto
Sartori, sottolinea il Corriere dello Sport, non si muoverà. Il suo rapporto con il club è saldo, costruito su fiducia e condivisione. Un legame che parte dall’alto, con Saputo e Fenucci, passa per Di Vaio, e arriva fino a Vincenzo Italiano, con cui il feeling è quotidiano e sincero. Non è sempre stato così: l’esperienza con Thiago Motta è stata fredda, quasi inesistente. Oggi invece, Sartori ritrova un ambiente familiare, dove confronti e dialoghi sono continui, anche a pranzo.
Bologna come un atelier di alta moda
Il Corriere dello Sport scrive che se nel 2027 Sartori dovesse lasciare il Bologna, sarà il club a dover prendere la decisione. Perché se dipendesse da lui, rinnoverebbe ancora. Il motivo? Il progetto tecnico, ma anche il valore che il Bologna ha assunto: una grande squadra in campo, un atelier di lusso sul mercato. Lo dimostrano i nomi: Castro, Ferguson, Ndoye, Beukema, Lucumí, Orsolini. Tutti accostati alle big, come accadde l’estate scorsa con Zirkzee e Calafiori. E tutti con una valutazione da top club europeo, non certo da squadra di seconda fascia.
Stabilità e ambizione: il progetto non si tocca
Nel Bologna di oggi non si vende per necessità, ma solo a fronte di offerte fuori scala. Il club lo ha dimostrato con i suoi calciatori, e ora lo ribadisce anche con i suoi dirigenti. Sartori resta.
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