Bologna vince e convince nella vigilia di Pasqua alla Vitrifrigo Arena, dove batte per 77-96 una Pesaro in ottimo momento di forma. I padroni di casa vivono di fiammate grazie ad un infinito Delfino e alla carica di un palasport quasi pieno. La Segafredo, però, fa un altro campionato e riesce ad archiviare la pratica senza troppe difficoltà. Buona prova di squadra, con i protagonisti che si alternano nell'arco dei 40 minuti (su tutti Hackett, Shengelia, Jaiteh, Teodosic e Mannion).

LA CRONACA

Dopo il ritiro della maglia di Ario Costa e l’omaggio della Vitrifrigo Arena ad un campione del basket italiano che ha fatto grandi cose a Pesaro, Bologna prova subito a prendere il largo con 6 punti di Teodosic. Delfino risponde al mago serbo dall’arco e Moretti realizza il primo vantaggio biancorosso (10-8). Pesaro la mette sull’energia, ma Teodosic è in grande spolvero e tiene i suoi davanti (17-18). Delfino, però, è il vero protagonista della partita e le sue invenzioni consentono ai padroni di casa di toccare il +5 (23-18). Scariolo chiama time out, riorganizzando la sua squadra e ponendo le basi per il -1 (24-23) di fine primo quarto. La Segafredo riprende il vantaggio con Sampson e Mannion, sfruttando le palle perse di Pesaro. La squadra di Banchi non riesce più a battere l’ottima difesa bianconera e Jaiteh diventa il finalizzatole del gioco bolognese, chiudendo dalla lunetta il break del +13 (24-37). Pesaro perde tutti gli scontri fisici, innervosendosi: le proteste di Banchi vengono sanzionate con un fallo tecnico e Hervey capitalizza con eleganza il +14 (26-40). La Carpegna Prosciutto non molla e guidata dai soliti Delfino e Jones ricuce fino al 35-42. Scariolo chiama un nuovo time out, perché la sua squadra ha smesso di segnare. In chiusura di primo tempo Pesaro recupera un altro punto conquistando gli spogliatoi sul -6 (37-43).

 

Shengelia e Hackett allungano subito fino al +12 e l’arresto e tiro del numero 23 bianconero che vale il 37-51 costringe coach Banchi a chiamare time out. Moretti sblocca i suoi nel secondo tempo, ma Hackett è inarrestabile e si ripropone al meglio davanti al suo vecchio pubblico dopo un primo tempo non positivo. In poco tempo la doppia cifra è raggiunta e la sua tripla del +21 sembra posse la parola “fine” sulla partita. Mannion dà continuità alla sua buona partita e Belinelli cerca la confidenza con il canestro, mentre Pesaro prova ad evitare l’imbarcata con le iniziative individuali. Dopo il terzo quarto, terminato 50-70 in favore della Virtus, la partita veleggia su ritmi contenuti. Moretti e Delfino provano a dare un ultimo sussulto di vita per Pesaro, riportando i compagni sul -12 e spingendo Scariolo a fermare il gioco. Mannion chiude i tentativi di rimonta avversari con una bomba e con i liberi del +15 (60-75). Le VuNere vincono 77-96

 

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