Servirà ancora del tempo prima di far partire i lavori per il nuovo Dall’Ara. Di sicuro, almeno un paio d'anni il Bologna giocherà nello stadio provvisorio di 16.000 posti, la Fico Arena, come anche sottolineato ieri dal sindaco Matteo Lepore e da Claudio Fenucci, alla presentazione del libro di Marco Tarozzi. Sfortunatamente i tempi rallentano e la possibilità di iniziare a costruire la base temporanea a marzo 2022, sembra ormai svanita. “Stiamo andando avanti, ma bisogna attendere la proposta che ci verrà formalizzata dal club. Si tratta di urbanizzare un’area che va usata provvisoriamente, pensando però anche alla sua seconda vita dopo quell’utilizzo. Difficile che a marzo partano i lavori per l’impianto temporaneo, ci sono ancora procedure urbanistiche da completare” afferma il sindaco, il quale ha fatto capire che non si tratterà di un'operazione risolvibile in poco tempo. Se a marzo 2022 non avranno inizio i lavori sullo stadio temporaneo, il rischio è di slittare addirittura al 2023. “L’anno buono per me sarà quello. Del resto non è un momento ottimale per i cantieri. Siamo in una fase di aumento di prezzi delle materie prime, a cominciare dall’acciaio. Il tempo che si è preso il Bologna è utile per superare un mercato drogato dal Covid e dalla speculazione su scala mondiale”, aggiunge il primo cittadino. È probabile che la squadra avrà a disposizione la nuova struttura dopo il campionato 2023-24, ma la speranza rimane quella di giocare il girone di ritorno della stagione 2022-23 al Caab. Allora si potrebbe immaginare che la fine dei lavori sul Dall'Ara, sul quale il Bologna avrà un diritto quarantennale, finirà entro il 2025, esattamente nell'anno in cui si celebrerà il centenario del primo scudetto. 

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