Nel ricordo di Mihajlovic: l'analisi tattica di Bologna-Roma
I rossoblu omaggiano l'ex allenatore e consolidano il quarto posto superando una diretta concorrente
Nonostante la posta in palio particolarmente elevata, il Bologna non stecca tra le mura amiche e supera la Roma per 2-0 in un match che aveva tutti i contorni di uno spareggio per il quarto posto in solitaria. Un gol per tempo per dimostrare ancora una volta come i rossoblu non debbano più essere considerati come una sorpresa, ma bensì una realtà sempre più solida e concreta. La dimostrazione di superiorità è stata palesata anche da alcuni protagonisti avversari come Paredes e José Mourinho che nel post partita hanno parlato, riferendosi al Bologna, di una squadra dotata di grande qualità, gamba e atletismo. La settimana rossoblu proseguirà in modalità piuttosto intensa: prima la trasferta di mercoledì sera a San Siro contro l'Inter in Coppa Italia e poi un altro match piuttosto delicato e dall'atmosfera europea contro l'Atalanta, in programma sabato 23 alle ore 15. Un'altra ghiotta occasione per consolidare il quarto posto, ma soprattutto per allontanare una possibile diretta concorrente per le posizioni più nobili.
LA PARTITA
L'inizio di partita, senza però particolari sussulti dalle parti di Rui Patricio, è stato decisamente più positivo da parte dei rossoblu. Gli uomini di Thiago Motta, infatti, si sono schierati con grande ordine, dando sempre almeno due soluzioni al portatore di palla e aggredendo forte per riconquistare il prima possibile il possesso della sfera. Nel cuore della prima frazione, però, la Roma ha cominciato a prendere le misure sulla pressione da portare alla prima costruzione del Bologna, diventando più efficace nella riconquista e nell'aggressione del lato debole. Non a caso la prima vera occasione è arrivata con la zuccata di Belotti intorno alla mezz'ora.
Come vediamo nell'IMMAGINE 1 di seguito, sulla costruzione laterale degli interpreti di Thiago Motta, la Roma ha cominciato a trovare i tempi giusti per alzare la pressione, andando uomo su uomo e oscurando qualsiasi tipo di soluzione vicina al portatore di palla. Questo scenario ha costretto Posch a rilanciare lungo verso un compagno già opportunamente marcato dall'avversario. Da questa situazione, successivamente, la Roma ha poi scaldato i guantoni a Ravaglia tramite un colpo di testa di Belotti.
Proprio durante il momento migliore dei giallorossi, il Bologna ha trovato il gol del vantaggio attraverso una bellissima azione in verticale. Sono state in particolare due le giocate decisive che hanno portato alla rete di Moro. La prima (IMMAGINE 2) è stato l'intelligentissimo passaggio di Posch per Freuler, una soluzione che ha permesso di rompere la linea di pressione della Roma e di andare ad attaccare verticalmente la porta di Rui Patricio; la seconda (IMMAGINE 3) è un'altra grande giocata di Freuler per servire Ndoye in profondità alle spalle di N'Dicka. Una palla servita coi tempi perfetti da parte di un giocatore che spesso non viene menzionato ma che è fondamentale all'interno del centrocampo rossoblu. Ndoye, sfuggito alla marcatura dell'avversario, ha poi servito un pallone in scarico per l'accorrente Moro che ha dovuto soltanto piazzare il piattone nell'angolino alla destra di Rui Patricio.
Un'altra situazione che ha messo in luce tutte le difficoltà della Roma è quella raffigurata nell'IMMAGINE 4. L'intensa pressione giallorossa sul portatore di palla avversario non ha mai tenuto conto della copertura della profondità e, come successo anche nell'azione del gol del vantaggio, anche in questo caso è bastato attaccare la verticale alle spalle della linea per aprire una voragine nel pacchetto difensivo di José Mourinho.
SECONDO TEMPO
La ripresa si è aperta con il gol che ha poi messo in discesa e chiuso la partita. José Mourinho, al fischio d'inizio del secondo tempo, ha optato per sostituire Spinazzola con Renato Sanches: una scelta che ha modificato gli scenari tattici giallorossi e aperto delle crepe difensive soprattutto sul settore sinistro del campo. Come vediamo nell'IMMAGINE 5, infatti, il Bologna ha trovato lo sviluppo al gol del 2-0 proprio in quella zolla, sfruttando inoltre la costante del gioco a tre uomini per trovare la superiorità numerica posizionale.
Sul pallone in verticale di Freuler verso Ndoye, anche sulla trequarti si è venuta a creare una triangolazione, con la Roma totalmente disordinata in fase difensiva. Zirkzee ha poi girato per lo scatto in profondità di Ferguson, lasciato completamente libero di sfondare sulla corsia di destra. Sul cross teso dello scozzese è poi arrivato l'autogol di Kristensen (IMMAGINE 6).
Il Bologna ha poi amministrato la partita con grande maturità, non andando praticamente mai in sofferenza né consentendo alla Roma di riprendere campo in avanti con continuità. Un successo dunque estremamente meritato che permette ai rossoblu di proseguire nel sogno europeo.
Credit photo: Wyscout