Sinisa Mihajlovic si è presentato in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Bologna. Al suo fianco, i senatori della squadra: Arnautovic, De Silvestri, Soriano e Medel. Di seguito le dichiarazioni del tecnico rossoblù.

Sulle ambizioni stagionali e sul mercato: “L'aspettativa è fare meglio dell'anno scorso. Il nostro gruppo è sempre stato unito. Parlare di mercato è troppo noioso, il mercato non è finito. C'è ancora tempo e bisogna aver fiducia nella società. Io ho fiducia e sicuramente faranno tutto quello che c'è da fare per rendere questa squadra ancora più competitiva. Non ho nessun dubbio su questo. Di mercato ne parliamo quando finirà il 1 settembre e lo chiederete a chi se ne occupa. Io sono allenatore e lavoro con la squadra che mi mettono a disposizione. Sappiamo che abbiamo venduto dei giocatori e che dobbiamo prenderne altre. Non è facile, però faremo quello che dobbiamo fare”. 

Sull'assetto tattico: “Cambiare non è segno di debolezza, ma di intelligenza. Lo abbiamo sempre fatto e lo facciamo senza problemi. Ci siamo accorti che giocando in un certo modo non siamo abbastanza pericolosi e soffriamo abbastanza dietro e siamo tornati al modulo che ci dà più garanzie in questo momento. Più avanti vediamo. Il campionato è lungo e ci sono tante difficoltà e eventualmente ci adatteremo”.

Sulla partita contro la Lazio: “Sarà una gara sicuramente difficile. Sappiamo che tutte le prime giornate di campionato sono un po' strane. Contro la Lazio ci saranno molte persone e tanto entusiasmo e non sarà facile. Noi andremo là e giocheremo come sappiamo fare e se ci riusciamo possiamo vincere contro chiunque. Lo abbiamo dimostrato in passato e lo faremo anche quest'anno”.

Sui senatori del gruppo: “A loro chiedo di dare esempio e allenarsi bene. Gli altri giocatori guardano a loro e se loro fanno bene e trascinano i più giovani, si alza il livello. Se loro abbassano il livello, si abbassa il livello di tutti. Sono importanti per esperienza, per qualità, per i nomi e per quello ce significano per questa squadra. Dipende da noi, ma ovviamente anche dagli altri. Con un esempio positivo, però, è più semplice”.

Sulla Lazio: "Sono una squadra importante. Davanti sono gli stessi, però poi hanno cambiato tanto. Questa partita è un'incognita anche per loro. Però hanno lavorato un anno con Sarri e il secondo anno è già più facile. Sono curioso anche io di vederli. Anche perché io tifo Lazio. Domani no, ovviamente. Però forse è l'unica squadra con la quale non mi roderebbe perdere. Ma voglio vincere.

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