Baraldi: "Tifosi importanti in finale. Entrambe squadre di alto livello, sarà una serie lunga"
Le parole del CEO della Virtus Bologna nell'edizione odierna del "Resto del Carlino"
Il CEO della Virtus Bologna, Luca Baraldi ha rilasciato una lunga intervista all'edizione odierna del Resto del Carlino. Di seguito le sue parole.
Sul supporto dei tifosi: "In finale avranno un ruolo importante. Ci stanno arrivando tante richieste per cui mi aspetto una Segafredo Arena piena e sempre vicina al tutto esaurito. Sappiamo di poter arrivare a giocare quattro partite davanti al nostro pubblico e dobbiamo trasformare il fattore campo in un effettivo vantaggio".
Sulla serie contro Milano: "Sarà lunga, perché entrambe rappresentiamo due squadre di alto livello anche a livello europeo. Credo che si andrà oltre le prime quattro partite e che sarà importante non trascurare nessun dettaglio".
Sul nuovo palazzetto: “Non faremo più la struttura provvisoria, ma speriamo che in estate possano partire i lavori per il nuovo impianto definitivo. Nel frattempo fino a novembre giocheremo al PalaDozza, poi torneremo al padiglione 37 della Fiera poi, forse, dovremo fare qualche altro trasloco".
Sulle idee societarie che hanno portato a tanti successi: “Responsabilità chiare e avere ben chiaro che la squadra è più importante del singolo. In ogni ambito ci sono persone di grande competenza che collaborano tra di loro con compiti precisi. Ad esempio il coach Sergio Scariolo è il responsabile della gestione della squadra e lì sta svolgendo un ottimo lavoro".
Sulla forza societaria: “Vero che abbiamo una disponibilità economica importante, ma è altrettanto vero che qui da noi anche i campioni percepiscono un ingaggio corretto e non spropositato per il loro rendimento. Non basta spendere, ma una società deve avere anche dei valori ai quali non può derogare, tra cui quello che un singolo giocatore non è mai più importante del gruppo".
Sui giocatori e sui nuovi innesti: "Con Shengelia e Hackett sono arrivati due ottimi giocatori che proprio perché sono tali non si sono voluti sostituire a Milos Teodosic e a Marco Belinelli ma, accettando quei valori di cui parlavo prima, stanno giocando insieme con loro. Il risultato è che adesso abbiamo quattro leader".
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