Bologna, Colucci: "Orgogliosi per quanto fatto da Saputo. A Italiano serve fiducia"
Le parole dell'ex centrocampista rossoblù dal 2002 al 2006
Il lavoro che attende Italiano
Non facile. Lo conosco, una persona leale e ha fatto bene a dire quelle cose dopo l'Empoli: se stiamo a pensare a ciò che poteva essere e non è stato, si perde solo tempo. Bisogna azzerare: ogni allenatore ha le sue idee, bisogna dargli modo di incidere. Le vittorie aiutano l'entusiasmo e viene tutto più facile: è mancato il successo con l'Udinese, che era meritato.
Sui centravanti
Non è facile, prima c'era Zirkzee che negli ultimi 30 metri risolveva tutto con le sue giocate: non era solo uno stoccatore, ma faceva giocare bene la squadra. Quelli come Joshua li chiamo “piede di porco”: scassinano le difese avversarie con una sola giocata. Per Castro e Dallinga è diverso: servirà un po' di tempo perché entrino nella mentalità della Serie A e nel gioco di Italiano.
Shakhtar in casa quattro giorni dopo la trasferta di Como
La testa va tutta a Como: se si pensa alla Champions si fa un errore, quella di Fabregas è una buona squadra. Una partita alla volta.
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