Match Analysis: la Fiorentina di Vincenzo Italiano
Andiamo ad analizzare i princìpi di gioco della Fiorentina di Vincenzo Italiano, prossimo avversario del Bologna
La partita contro la Fiorentina è una gara dal sapore d'Europa. Mi fa strano scriverlo facendo riferimento al Bologna, ma quello che stiamo ottenendo sul campo è tutto merito di una squadra organizzata, solida e soprattutto cresciuta tantissimo a livello mentale. La Fiorentina, di contro, è una squadra altrettanto forte, ben messa in campo da un allenatore giovane ma audace, con un'idea di calcio chiara e precisa.
I rossoblù vogliono proseguire nel periodo estremamente positivo: sono 4 vittorie nelle ultime 5 partite, con solo due gol subiti. La solidità difensiva si sta rivelando l'arma fondamentale per questa strepitosa striscia di risultati. La formazione del capoluogo toscano, invece, pur avendo gli stessi punti in classifica del Bologna, vive una discontinuità di risultati un po' troppo marcata. Infatti, i viola, hanno vinto tutte e 4 le ultime partite giocate in casa, ma hanno anche perso le altre 4 giocate in trasferta. Il ruolino di marcia lontano dal Franchi vede infatti la Fiorentina reduce da ben 4 sconfitte consecutive. Direi una bella premessa per sperare in un risultato positivo del Bologna nella partita valevole per la 16^ giornata di Serie A.
La squadra di Vincenzo Italiano è una compagine che subisce troppi gol: sono solo 3 i ‘clean sheet’ in questa stagione, con 20 gol totali subiti finora. Il reparto offensivo poggia interamente, o quasi, sui piedi di Dusan Vlahovic. Il giovane attaccante serbo ha segnato la metà dei gol della sua squadra: 12 sono le sue segnature, 24 quelle totali della Fiorentina. Numeri impressionanti che dimostrano la forza del giocatore, ma anche l'importanza che Vlahovic riveste nella fase realizzativa dei viola.
SISTEMA DI GIOCO
Italiano ha deciso di modellare la sua squadra, in questa stagione, seguendo i dettami tattici del modulo 1-4-3-3. Con tanti uomini sulle corsie laterali, la Fiorentina ricerca spesso le catene sulle fasce per arrivare al cross. Allo stesso tempo la squadra gioca un calcio intenso, basato su ritmi alti, fisicità e iniziativa in fase di non possesso. Lo definirei un ‘gioco moderno’ che stanno proponendo in tanti allenatori della nuova scuola. La stella della squadra è, come dicevamo precedentemente, Dusan Vlahovic. Buona parte del gioco offensivo dei toscani è finalizzato a mettere il serbo nelle condizioni di andare in gol.
FASE DI POSSESSO PALLA
Nella prima costruzione la Fiorentina imposta generalmente con un 3+1, provando sempre a costruire dal basso. A partecipare, quindi, ci sono i due difensori centrali, uno dei due terzini, con l'altro che si alza sulla linea dei centrocampisti, e il play di centrocampo, solitamente Torreira che si propone sempre.
La costruzione dal basso, però, non è esasperata. Qualora la squadra avversaria riuscisse a portare una pressione ultra offensiva impedendo alla Fiorentina di trovare i riferimenti nella prima costruzione, ecco che si va subito a cercare Vlahovic. L'attaccante serbo essendo anche molto forte fisicamente è abile pure nel gioco aereo e nel creare i presupposti per sfruttare la seconda palla. Ma l'obiettivo principale della prima costruzione e muovere gli avversari per poi andare velocemente in verticale tra le linee, o per le mezzali, o direttamente per la punta. Come vediamo nell'immagine 3 e 4, sul primo giro palla della Fiorentina, con 4 uomini, si apre un varco centrale. Martinez Quarta lo vede e, grazie alle sue qualità tecniche nel palleggio, verticalizza immediatamente per Vlahovic che si è liberato centralmente e può ricevere, per poi appoggiarsi su almeno 3 giocatori a sostegno.
Una delle fondamentali caratteristiche delle squadre di Italiano è lavorare sul ritmo di gioco, sull'intensità e sulla velocità dei giocatori esterni. Il possesso palla non è un obiettivo fine a se stesso e, come dicevamo anche precedentemente, non è esasperato, anzi. Italiano, infatti, non vuole che si perda troppo tempo in un giro palla sterile, ma è fondamentale riuscire ad arrivare il prima possibile o a isolare gli esterni offensivi per permettergli di sfogare la loro velocità e l'1 contro 1, o di aspettare le sovrapposizioni dei terzini, per poi mettere in mezzo cross a ripetizione per la testa di Vlahovic, ma anche per l’esterno opposto che arriva a chiudere sul secondo palo e anche la mezzala, sempre opposta, che finisce a riempire l’area di rigore (immagine 5).
FASE DI NON POSSESSO PALLA
Nella fase di non possesso palla la Fiorentina si schiera con un 4-5-1 molto compatto e ‘denso’ nella zona centrale del campo. Quando infatti la prima pressione ultra offensiva portata agli avversari non crea i presupposti per recuperare il pallone, i viola arretrano un po' per schierarsi con questa disposizione con l'obiettivo di schermare il gioco con un baricentro medio e impedire agli avversari di verticalizzare tra le linee (immagine 6).
Sulla prima costruzione avversaria, il diktat di Italiano è la pressione ultra offensiva. Come vediamo nell'immagine 7, con palla al portiere della Sampdoria, Callejon si alza forte per andare a disturbarlo, Vlahovic toglie il sostegno lato palla, e si alza anche la mezzala sul play. Il portiere della Samp è quindi costretto a rilanciare lungo con imprecisione. Questo atteggiamento viene portato sempre dalla Fiorentina che vuole attaccare forte sui riferimenti per recuperare palla in zona offensiva e andare a fare gol oppure rendere meno pulita la costruzione avversaria.
Fondamentale è il ruolo di Torreira che da mediano davanti alla difesa deve dare equilibrio alla sua squadra. Infatti l'ex Sampdoria e Arsenal oltre a presidiare la zona centrale, schermando in aiuto la propria linea difensiva, deve anche raddoppiare per dare una mano alle mezzali e ai compagni in difficoltà. Il suo è un ruolo chiave nella fase di non possesso palla di Italiano.
PUNTI DI FORZA: ritmo e intensità di squadra; esterni offensivi di gamba e abili nell'1 contro 1; la forza e la concretezza di Vlahovic.
PUNTI DEBOLI: difesa un po' troppo ‘leggera’; squadra che subisce troppi gol; finalizzazione concentrata quasi esclusivamente sui gol di Vlahovic, quindi poche alternative.