Fortitudo Bologna in lutto per la scomparsa di Ruben Douglas
A soli 44 anni è morto l'ex giocatore della Effe, ricordato da tutti i tifosi per lo storico canestro sulla sirena nella finale scudetto con Milano
Una notizia terribile, di quelle che sconvolgono: a soli 44 anni è morto Ruben Douglas, ex cestista professionista della Fortitudo Bologna con cui ha vinto lo scudetto nella stagione 2004/2005. A dare la notizia della scomparsa di Ruben è stato suo fratello, Ramon, spiegando come gli sia stato fatale un improvviso problema di salute pochi giorni fa. Di seguito il comunicato rilasciato dalla Fortitudo Flats Service Bologna.
Il comunicato
Sconvolti e senza capacità di proferire alcuna parola. E’ questo il sentimento che ci accompagna dopo aver risposto, in queste ore, ad una telefonata dagli USA.
Dall’altra parte del telefono c’è Ramon Douglas, che ci gela il sangue nel darci la notizia più drammatica: Ruben, suo fratello, non c’è più. Un improvviso problema di salute gli è stato fatale, qualche giorno fa, in Costa Rica.
Scompare così, a soli 44 anni, il protagonista di uno dei momenti più iconici della storia della Effe, con quell’indimenticabile tiro da tre punti convalidato dall’instant replay e che consegnò alla Fortitudo (nel giugno del 2005) il suo secondo scudetto.
E se, sul campo, il matrimonio tra Ruben e la Fortitudo è durato dodici mesi, il feeling con l’ambiente della Effe e con il suo popolo non si è mai interrotto. Anzi, si è rafforzato con il passare degli anni, nei quali Ruben si è sempre mantenuto informato sulla quotidianità della sua/nostra Fortitudo che, un giorno, avrebbe anche voluto allenare. Anche nel corso di questa stagione, al termine di ogni match, Ruben veniva regolarmente aggiornato sui risultati della squadra e aveva già pianificato (dopo il bagno di folla che ricevette nel 2019) un nuovo ritorno sotto le due Torri, che sarebbe dovuto avvenire in questi mesi, per abbracciare nuovamente tutta la sua gente, che mai lo ha dimenticato e mai lo dimenticherà.
E’ davvero un periodo drammatico. Tante, troppe pesantissime perdite improvvise. Protagonisti assoluti della storia della Fortitudo che ci lasciano, quasi sempre senza una risposta logica e una spiegazione che non sia quella di un destino perfido e inaccettabile al quale doversi ineluttabilmente piegare.
Tutta la grande famiglia della Fortitudo piange, sconvolta e affranta, la scomparsa davvero troppo prematura di un indimenticabile attore protagonista della sua storia, unendosi in un commosso e fortissimo abbraccio alla famiglia di Ruben.
”Vince Bologna, vince Bologna. Vince la Fortitudo, vince la Fortitudo. E’ lo scudetto, è lo scudetto dell’Aquila”.
Ciao, RubenPer sempre nei nostri cuori. Per sempre nella nostra storia.
Il tiro allo scadere
Ruben giocò solo una stagione a Bologna, ma tanto gli bastò per entrare nel cuore dei tifosi. Sua infatti fu la tripla sulla sirena con cui consegnò lo scudetto alla Effe nella finale contro Milano, il secondo della storia biancoblù. Il tiro venne convalidato solo dopo la revisione all'instant replay (introdotto proprio quell'anno) e rimane un ricordo indelebile per tutti i tifosi fortitudini.
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