Zirkzee: "Andiamo avanti partita per partita, cercando di vincerle tutte"
Le dichiarazioni di Joshua Zirkzee rilasciate al Resto del Carlino
Zirkzee, dopo un inizio di stagione complicato dove ha trovato poco spazio, sta trovando continuità e dimostrando le sue qualità, portando il suo apporto al buon momento del Bologna. Di seguito le sue parole nell'intervista rilasciata al Resto del Carlino.
Sull'Europa: “Quella con la Fiorentina è stata una partita difficile e un successo pesante che ci ha lasciato tante certezze. Però no, tra di noi non parliamo di Europa. Andiamo avanti partita per partita, cercando di vincerle tutte”.
Su Thiago Motta: “Lui è un tecnico molto appassionato, vuole creare una mentalità vincente e riesce a trasmettercelo: noi ci alleniamo duramente, e penso che stiamo assimilando molto bene la sua filosofia”.
Sul gol che manca: “Sono un attaccante, è chiaro che mi manchi. Ci proverò come ho fatto nelle ultime due gare e speriamo vada meglio. Ma andrebbe bene anche un assist: la priorità è che vinca la squadra”.
Sul compagno con cui ha legato di più: “Mi trovo bene con tutti, ma se devo fare due nomi, come primo dico Schouten. Ci conosciamo da tanto tempo, da quando avevo dodici anni: eravamo vicini di posto nel bus quando viaggiavamo con le giovanili dell’Olanda. Lui è stato importante nella mia scelta di venire qui. L’altro è Marko: per me lui è un ‘big brother’”.
Su chi giocherà al ritorno di Arnautovic: “Lo dovete chiedere all’allenatore. Certo, io voglio giocare, ma non è una mia decisione. Lo scopriremo quando Marko tornerà: quello che posso fare io fino a quel momento è dare il cento per cento in ogni minuto a disposizione”.
Sulla possibilità di giocare insieme ad Arnautovic: “Non lo so, anche qui va chiesto al tecnico. Noi siamo una squadra e, come tutti, io non voglio stare fuori. Ma se dovessi tornare in panchina, lo accetterei, pronto a subentrare per dare il massimo”.
Sulle poche partite giocate ad inizio anno: “È stata dura all’inizio, ero triste di non poter aiutare la squadra, ma ero sicuro che Bologna fosse il posto giusto per me. Poi fortunatamente le cose sono cambiate”.
Sul compagno più vivace: “Orsolini al primo posto, Lukasz secondo, e forse al terzo mi ci metto io”.
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