Gara 4 è pazza: vince la Virtus al secondo overtime
93-89 il punteggio finale di un match combattutissimo, in seguito a due tempi supplementari
PRIMO QUARTO
Il primo quarto è la perfetta descrizione del gioco delle due squadre: Milano tira tanto con le sue principali bocche da fuoco, nei primi minuti punisce i padroni di casa, ma in un secondo momento, si dimostra molto meno precisa, mentre la Virtus coinvolge tutti i giocatori presenti sul parquet di gioco e varie le soluzioni offensive, trovando punti dalle mani di Hackett in penetrazione, di Jaiteh in post basso, di Belinelli e Teodosic da oltre l’arco, in seguito ad uscite dai blocchi e difende con aggressività. Il punteggio di fine parziale dice 24-14, al netto di un’Olimpia che continua a litigare coi ferri della Segafredo Arena e di una Bologna davvero convinta e dura, soprattuto in fase difensiva. Per la Virtus, l’unica nota negativa della frazione sono i due falli personali di Hackett, anche se Pajola lo sostituisce a dovere.
SECONDO QUARTO
La Virtus prova a gestire il vantaggio accumulato durante il secondo parziale e ci riesce, limitando incredibilmente gli avversari in fase difensiva e colpendo in maniera costante dal cuore del pitturato i meneghini. E’ il quarto di Jordan Mickey, autore di tre inchiodate fondamentali per la Segafredo, in ottica mantenimento del gap conquistato; più in generale, i felsinei dominano in area, si fanno rispettare nella lotta a rimbalzo e segnano tanti punti da distanza ravvicinata, andando in lunetta quando non riescono a farlo direttamente. L’Olimpia, invece, continua a non avere alcun contributo da parte di Napier e Melli e ci prova con l’esperienza ed il talento di Shields ed Hines. Sullo scadere della frazione, Datome trova il centro da oltre i sei metri e settantacinque e le due compagini vanno all’intervallo lungo sul punteggio di 40-31.
TERZO QUARTO
Al rientro dagli spogliatoi, la vu nera continua a segnare, ma, dopo appena due minuti dall’inizio del quarto, Milano riesce a tornare prima a -7 e poi addirittura a -5, sul 50-45. La Segafredo si fa stoppare qualche tiro, si incaponisce in alcuni situazioni e perde dei palloni sanguinosi, consentendo agli avversari, poco alla volta, di ridurre il gap tra le compagini; in questa fase, l’Emporio Armani mostra di cosa è capace con Shields, Voigtmann e qualche altra punta di diamante, mentre la Virtus conferma che troppa corsa ed attacchi troppo veloci non sono la soluzione corretta. I bianconeri, però, si riprendono abbastanza in fretta, conquistano dei tiri liberi, tornano a stringere le maglie della propria difesa e chiudono il parziale sul 60-47.
QUARTO QUARTO
Ad inizio quarto le vu nere toccano il +15 con un canestro di Mickey, poi addirittura il +18, grazie ad una tripla in catch and shoot in uscita dai blocchi di capitan Belinelli di pregevolissima fattura; Milano si ricompone, stringe la propria difesa, trova il fondo della retina da oltre l’arco per tre volte consecutive con Baron, Shields e Ricci e si riporta a -8 sul 69-61. Coach Scariolo chiama timeout, le squadre tornano sul parquet di gioco, l’Olimpia ruba un pallone a metà campo, Ricci parte in contropiede e ne appoggia due facili al tabellone; Napier ruba la sfera dalle mani di Hackett, secondo contropiede consecutivo per i biancorossi, fallo di Mickey e fa 2/2, regalando agli ospiti il nuovo minimo svantaggio sul -4. Teodosic fa 2/2, Hackett ne mette tre ed è +9 Virtus; la vu nera si porta sul +11, ma Milano pareggia, grazie ad due liberi sbagliati da Shengelia e due triple senza senso di Napier. Il quarto termina sul punteggio di 76-76, saranno supplementari.
OVERTIME
Finale inspiegabile alla Segafredo Arena: l’overtime è, ovviamente, punto a punto, ma la Virtus spreca una marea di occasioni per risalire nel punteggio, a causa della troppa fretta di attaccare il ferro e di colpire gli avversari. Teodosic pareggia a quota 80 con un 2/2 dalla linea della carità, Milano sbaglia due tiri e lo stesso fuoriclasse serbo fallisce la tripla della potenziale vittoria. Il primo tempo supplementare termina 80-80.
SECONDO OVERTIME
Le due squadre si affrontano a viso aperto, rispetto i propri dettami di gioco: le difese sono strettissime, entrambe le compagini sbagliano tanto, ma il fuoriclasse serbo in canotta numero 44 segna da nove metri la tripla del +5 Virtus ad un minuto dalla sirena finale. Milano risponde con Baron dall’angolo, torna a -2, mancano venti secondi e coach Scariolo decide di utilizzare il timeout a sua disposizione; Belinelli subisce fallo da Voigtmann, fa 2/2 dalla lunetta, poi Baron sbaglia da tre punti. Il match termina sul punteggio di 93-89.