La continuità impressionante dei rossoblù in questa stagione

Nessuno ha perso meno di Inter, Bologna e Juventus: la continuità è importante. Motta non mi stupisce: lo seguo dal settore giovanile del Psg e ricordo bene che era considerato il futuro allenatore della prima squadra. Anzi, mi avevano chiamato per convincere un allenatore che facesse da «balia» (Allegri, ndr) in attesa che lui fosse pronto. A Spezia ha fatto bene, ne parlai anche con Galliani che era del mio stesso parere ed è molto considerato tra i suoi colleghi. Non lo conosco, mi sembra un tipo particolare: ha preso decisioni non facili, penso ad Arnautovic che non è certo scarso ma forse non svolgeva i compiti che chiedeva. Fa scelte non facili e magari impopolari senza paura di essere contestato: è una qualità.

Thiago Motta
Thiago Motta (BolognaFc.it)

Il suo consiglio per mister Thiago Motta

Secondo me il Bologna va in Champions e una piazza come quella non si lascia per niente e per nessuno in Italia. Non si va via da Bologna perché è la storia del calcio: penso alla splendida squadra dello scudetto del 1964, ma non solo. È una piazza che ama il calcio e ne capisce: allenai tre anni la Spal e allora il Bologna era in C con noi, lì se non giochi bene si mettono a ridere. In Emilia sono professori di calcio: quando sviluppi un gioco come Motta li conquisti e io, al posto di Thiago, non lascerei mai nella vita una città e un club come Bologna.

La “mano” di Sartori sulla straordinaria stagione dei rossoblù

Conosco Sartori, ci siamo sentiti un paio di volte: capisce di calcio, ha uno staff di cui si fida. Il lavoro che ha fatto a Bergamo, con Favini al vivaio, sta portando tuttora frutti e ha tenuto il Chievo in A per anni. Fatti che parlano da soli.

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