Finisce così, con l'amarezza di esserci andati maledettamente vicini ma di dover vedere festeggiare gli avversari. La Fortitudo Bologna perde la serie per 3-1 e sarà Trapani a giocare in Serie A il prossimo anno. 4 gare comunque combattute e piene di veleno, con le tensioni culminate nel finale dell'ultima partita dove si è reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine in campo. Proprio di stamane è la notizia del rischio di daspo per il presidente Antonini, per alcuni presunti gestacci fatti nel finale di gara 4, con la decisione che ora passa al Questore di Bologna. Una serie che finisce quindi nel peggiore dei modi, con le foto delle attrezzature dello spogliatoio utilizzato dagli Shark al Paladozza distrutte a fare da contorno. Ma è ora di voltare pagina per Bologna e iniziare già da subito a programmare la prossima stagione. Prima però è necessario capire chi sarà al timone della Effe nel 24/25, viste le dimissioni di coach Attilio Caja.

Attilio Caja
Attilio Caja in gara 2 contro Treviglio (ph. Valentino Orsini)

Addio Caja, Alibegovic con più poteri?

Come riporta il Quotidiano Sportivo, negli scorsi giorni c'è stato un vertice tra gli otto soci che compongono la proprietà della Fortitudo e, come è normale per tutte le realtà che hanno appena concluso la loro prima stagione alla guida di un club sportivo, c'è sempre qualcosa da aggiustare. Il modo insolito con cui Attilio Caja ha presentato le sue dimissioni ha quindi aperto una riflessione sui compiti all'interno del consiglio di amministrazione dell’Aquila. Il punto centrale riguarda le richieste del vicepresidente Teo Alibegovic, che per la prossima stagione desidera un ruolo più operativo, che di fatto coinciderebbe con quello del general manager. Alibegovic vorrebbe inoltre un contratto triennale per ricoprire questa funzione. Tuttavia, ciò non è possibile se intende mantenere anche la carica di vicepresidente. Inoltre, conferire queste deleghe potrebbe essere percepito come una bocciatura per chi ha costruito con risorse limitate una squadra che è riuscita ad arrivare in finale.

Questo è stato uno dei motivi dietro la decisione di coach Attilio Caja presa domenica sera. Anche Nicolò Basciano, attuale GM, ha dichiarato che seguirà il coach pavese se il suo lavoro venisse valutato negativamente, soprattutto perché ha ricevuto diverse offerte da altre società nelle ultime settimane. Tuttavia, il presidente Stefano Tedeschi e i suoi soci non condividono questa visione. Da oggi, infatti, al dirigente siciliano verrà affidata la responsabilità di trovare un nuovo allenatore. Anche se Caja ha ancora un anno di contratto, la possibilità di una riconciliazione sembra esclusa, con voci di mercato che vedono l'allenatore sulla panchina di Cantù per la prossima stagione. Resta ora da capire se assecondare le richieste di Alibegovic, che comunque gode di molta stima da parte dell'ambiente, anche se ci si chiede che senso abbia smantellare un sistema molto snello e che si è dimostrato altrettanto efficiente.

Altro lavoro quindi per il presidente Tedeschi, che quest'anno ha risolto problemi molto più complessi e troverà sicuramente una soluzione anche questa volta, una che elimini le tensioni e consenta alla Fortitudo di avanzare. La speranza di tutti è ottenere la promozione già il prossimo anno e magari un derby con la Virtus. Tuttavia, come insegna la storia di Cantù, è essenziale procedere con cautela per evitare delusioni, nonostante i significativi investimenti fatti.

Aradori operato dopo l'infortunio in gara 1

Tramite una nota sul proprio sito, la Fortitudo Bologna ha comunicato alcuni aggiornamenti sull'infortunio di Pietro Aradori in gara 1 contro Trapani. Di seguito il comunicato:

Nella giornata di lunedì, Pietro Aradori è stato sottoposto ad intervento di sutura percutanea della lesione parziale al tendine di Achille, riportata nel corso di gara 1 contro Trapani. L'intervento, eseguito dal dottor Rodolfo Rocchi, è perfettamente riuscito. Il giocatore verrà controllato tra un mese dallo stesso Rocchi.

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