"Nel nome di Mihajlovic": Bologna-Lazio, il ricordo che commuove tutti
Il ricordo di Don Vacchetti del pellegrinaggio a San Luca organizzato in onore di Sinisa Mihajlovic

Sulla possibile riconquista della Champions
"Il quinto posto quasi certamente non basterà e non so se riusciremo ad arrivare quarti. Ma il campionato che stiamo facendo è straordinario e se il premio finale fosse l’Europa League, dopo gli anni di magra che abbiamo vissuto in passato, bisognerebbe solo baciarsi i gomiti".
Su Vincenzo Italiano
Italiano sta facendo molto bene, mentre Motta… "Non è cristiano godere delle disgrazie altrui. Anche perché per fortuna abbiamo di che godere con questo Bologna. Se Italiano sta ottenendo gli stessi risultati di Thiago mi viene da dire che è il livello dei calciatori a fare la differenza. Questo gruppo ha una sua solidità di fondo che rende intercambiabili i suoi interpreti".
E sui giocatori migliori e peggiori dice: "Sono rimasto sorpreso da Castro e mi aspettavo di più da Dallinga".
Sulla sua fede rossoblu
Ecco come è nata:"Avevo sei anni è la mia prima partita allo stadio è stata Bologna-Verona 1-0, decisa da un gol di Paris".
Don Vacchetti ha fatto anche l'arbitro: "Arrivando fino all’Eccellenza, insieme con Nicola Rizzoli. In sezione l’allora presidente Mauro Felicani mi diceva: ‘Hai un posto in A che ti aspetta’. Ma è stata più forte la chiamata di Dio e ho mollato il fischietto quando sono entrato in seminario".
Su Sinisa Mihajlovic
Racconta: "Luglio 2021, lo invito alla rassegna ‘Liberi’ a Villa Pallavicini per parlare della sua autobiografia. Mi risponde: ‘Scegli tu la data, io ci sarò’. Fu di parola: un uomo di una dolcezza unica".

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