Villa: "Arnautovic deve giocare se sta bene. L'anno prossimo o lui o Thiago Motta"
Le parole dell'ex difensore e bandiera del Bologna al "Resto del Carlino"
Renato Villa, ex difensore e bandiera del Bologna, ha parlato in un'intervista al Resto del Carlino del momento dei rossoblù e della situazione di Arnautovic.
Ecco le sue parole:
Sulla gestione di Arnautovic: "Se un allenatore ti porta questi risultati fai fatica a criticarlo: anzi, devi dirgli bravo. Però io Arnautovic, se sta bene, vorrei vederlo in campo. Scelta tecnica, se posso dargli un consiglio, dica chiaramente che l’Arnautovic di oggi dal punto di vista della condizione non è quello di prima dell’infortunio. È il dubbio che ho anch’io: se Marko è ancora molto indietro capisco la scelta di lasciarlo fuori, ma se le cose non stanno così è sbagliatissimo non farlo giocare".
Su Thiago Motta: “Gioco, identità e risultati. È un grande merito avere fatto del Bologna un gruppo in cui chiunque entri dà il suo contributo e non fa rimpiangere chi manca. Motta ha recuperato tanti che prima sembravano ai margini: non penso solo a Orsolini ma anche a Cambiaso, che in una squadra che funziona sta crescendo”.
Su alcune scelte sbagliate: "Per me è stato un errore avere dato fiducia a Sosa a Torino, quando si è visto come cambiano in meglio le cose con Soumaoro».
Su Zirkzee: “Fin qui non mi ha impressionato. Si vede che tecnicamente è bravo, ma è troppo lezioso e non ha i movimenti del centravanti. Se giochi prima punta devi buttarla dentro e se devo sbilanciarmi non immagino l’olandese come il centravanti del futuro di questa squadra”.
Sul rapporto tra Thiago Motta e Arnautovic: “Io spero che si ricomponga, perché dell’Arnautovic che tutti conosciamo questo Bologna ha bisogno e in questo momento Marko sarebbe la ciliegina sulla torta di una squadra che Thiago sta facendo giocar bene”.
Sul futuro di Thiago Motta al Bologna: “O uno o l’altro. Credo che Motta farà fatica a trovare subito una grande squadra, ma vale anche per Arnautovic: se va in una big del nostro campionato rischia di stare in panchina e a trentaquattro anni non mi sembra il tipo. A meno che non si accasi all’estero, dove pagano bene sia gli ingaggi che i cartellini”.
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