La Virtus Bologna di Sergio Scariolo alza un trofeo alla prima occasione. In finale gli uomini bianconeri battono ancora una volta l'Olimpia Milano per 90-84, alzando per la seconda volta nella sua storia la Supercoppa Italiana. La Segafredo ha guidato fin dai primi minuti, sfruttando il dominio di Jaiteh sotto canestro e la creatività di Teodosic e Pajola nell'organizzare gli attacchi. Per Milano solo giocate individuali di Shields e Rodriguez, troppo poco per avere la meglio.

CRONACA

Nei primi minuti Jaiteh e Hervey sono un fattore. I loro canestri in post basso valgono l’8-2 Virtus iniziale, mentre in difesa fanno buona guardia intasando l’area. Milano è freddissima al tiro, Datome prende il ferro da 3 e Weems segna in contropiede il +8. Shields si sblocca dall’arco e Milano tenta la prima rimonta: la tripla di Hall in transizione vale il 12-12 e la torsione di Mitoglou segna il primo vantaggio Milano. Scariolo chiama time out per fermare il parziale di 9-0 dell’Olimpia. Alibegovic entra bene in campo con il gancione del nuovo palleggio e il recupero in difesa che pone le basi per il suo secondo canestro consecutivo nel capovolgimento di fronte. Da qui inizia una fase di equilibrio totale, dove gli attacchi prevalgono sulle difese. In chiusura di primo quarto è Teodosic e firmare con una tripla il 23-20 bianconero. Milano parte con intensità nel secondo tempo, ma Teodosic e Abass tengono davanti la Segafredo. Il 55 bianconero mostra una grande forma fisica e la sua schiacciata in penetrazione vale il +5 Virtus (31-26). Anche Alexander si sblocca, realizzando entrambi i liberi guadagnati in penetrazione. L’attacco di Milano non trova luce, costretto a tentare forzature dall’ottima difesa della Segafredo. Milano prova a rimanere a contatto, ma l’attacco di Bologna guidato da Teodosic è un rullo compressore e Pajola appoggia facilmente il 37-31. Weems non perdona e coglie l’occasione per allungare dall’arco con la tripla del +9 in transizione (40-31). Shields interrompe il momento negativo con un appoggio, ma la Segafredo porta grande intensità in entrambe le fasi e chiude avanti di 9 (44-35) il primo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi Pajola apre le marcature con un tiro da tre che incendia l’Unipol Arena. Milano continua a non trovare tiri facili e si sblocca solo dopo 3 minuti di gioco con il canestro di Hines. Gli schemi dell’Olimpia saltano e Hervey trova davanti a se un’autostrada per la schiacciata del +13.  Shields è l’unico uomo di Milano a trascinare i compagni e dall’angolo realizza il -10, ma Rodriguez commette un fallo antisportivo su Alexander regalando alla Segafredo la possibilità di ottenere il +15 (57-42) con la bomba di Teodosic. Il nuovo acquisto bianconero ha spazio per una tripla, seguita dal canestro di Weems che replica con la stessa arma. Milano evita l’allungo bianconero con i punti di Mitoglou e Rodriguez, ma ora Bologna non sbaglia mai dal campo. L’Olimpia mostra segni di nervosismo, contestando ogni fischio arbitrale e cadendo nelle trappole dei difensori bianconeri. In chiusura di quarto la tripla centrale di Rodriguez dà nuova speranza all’Olimpia, che affronterà gli ultimi 10’ sul -12 (67-55). Milano insidia la Virtus con l’ennesima tripla di Rodriguez e la schiacciata di Melli. Sul 71-64 Scariolo chiama time out per scuotere i suoi. E’ Alibegovic a trovare un canestro importante dopo uno slalom nell’area milanese. Bologna abbassa le gambe in difesa e un recupero dell’ottimo Alibegovic lancia il contropiede di Belinelli per un facile appoggio in solitaria. Ricci risponde dall’angolo ma Jaiteh è una presenza importante in area per la Virtus e realizza il nuovo +10 (77-67). Shields tiene viva l’Olimpia dall’arco, ma Pajola è caldo e rispedisce gli avversari a -10 da 3. Shields e Hall accorciano fino al -6, ma Jaiteh è inarrestabile e, innescato da Teodosic, segna il +8 a un minuto dalla fine. Negli ultimi 60 secondi Weems mette al sicuro il risultato dalla lunetta e la Segafredo batte Milano 90-84.

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