Italiano punta il dito: "Sono dispiaciuto. Era un'ira di Dio, poi ha avuto un down"
Le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico rossoblù alla vigilia di Genoa-Bologna
Su Urbanski e Skorupski e Labedzki
Su Lucas e Urba c'è poco da dire, sono due giocatori importanti per questa squadra. Kacper è diventato un titolare inamovibile della Nazionale, Lucas è un portiere esperto e ormai è un veterano di questa squadra, un vero leader. Jan si è allenato con noi in questi giorni, ha qualità, personalità e secondo me il Bologna in Primavera ha giocatori interessantissimi e lui è uno di questi.
Sulle Nazionali
Quando hai tanti giocatori in Nazionale non vedi l'ora che tornino. Poi quando si creano queste situazioni dispiace e fa rabbia. Quando i ragazzi vengono convocati sono smaniosi di rispondere alla chiamata, ma una volta in ritiro c'è mancanza di comunicazione con gli staff delle rispettive nazionali perché pur non essendo al 100% sono convinti di poter performare e va a finire che succedono queste cose (il riferimento è a Erlic, uscito al 81' e già malconcio e ad Iling che non è stato risparmiato per tutta la gara nonostante l'Inghilterra abbia vinto 7-0 contro l'Azerbaigian, ndr). Quando un ragazzo in tre giorni ti fa 180 minuti è naturale che non sia al massimo della condizione: Ndoye è normale che sia sovraccaricato e noi non andremmo mai a rischiare di peggiorare la situazione.
Sulla coesistenza di Dallinga e Castro
Sono entrambi prime punte. Nel forzare la gara a partita in corsa può starci, ma di base loro sono due centravanti, sono uomini d'area molto simili. A Firenze era diverso perché Beltran era brevilineo e aveva altre caratteristiche.
Su Dominguez
Non è facile arrivare in un paese nuovo e adattarsi rapidamente. Nelle prime partitelle sembrava un ira di Dio poi ha avuto un down inevitabile perché è lontano da casa ed è un giovanissimo. Per me ha qualità ma arrivare nel calcio italiano è molto complicato per il livello di intensità altissimo che ha la Serie A. Ora lo vedo sorridente e sta lavorando, piano piano crescerà.
Su Gilardino
Ho fatto due anni con lui a Verona dal 2000 al 2002. Alberto era giovane e arrivava dal Piacenza, ma già si vedeva che sarebbe diventato l'attaccante che si è dimostrato. Era un centravanti di grandissima qualità, di altro livello, non a caso un campione del mondo. Con lui ci siamo salvati il primo anno allo spareggio di Reggio Calabria, il secondo avevamo fatto un girone d'andata fantastico e siamo retrocessi il 5 maggio 2002 a Piacenza. Una data che in molti si ricordano per motivi differenti.
Sul Genoa
Domani si affrontano due squadre che hanno bisogno di muovere la classifica e fare punti: vediamo chi avrà più fame dell'altra. Vincerà chi sarà più bravo dal punto di vista tecnico e sfrutterà tutte le occasioni. Le loro difficoltà per infortuni ci hanno tolto delle certezze perché non so se sotto l'aspetto tattico riproporranno lo stesso vestito visto con l'Atalanta. hanno una marea di infortunati e non so come sceglieranno di schierarsi.
Sulla trasferta di Birmingham
Mi auguro di recuperare qualcuno, ma ci penseremo da domani sera. Dobbiamo prepararla bene, ma prima ci concentriamo sul campionato.
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