Bologna, il nuovo Dall'Ara diventa un miraggio: cosa sta succedendo
Tra costi spropositati e via libera che non arrivano: la situazione
Qualora non dovessero bastare le difficoltà di campo, eccone di nuove.
È cosa nota che il Bologna FC, ormai da anni, stia studiando insieme al comune un piano per modificare e aggiornare lo stadio Renato Dall'Ara.
Chiaramente, i problemi di un lavoro del genere sono dietro l'angolo, motivo per cui, all'alba del 2024, si è ancora ad un nulla di fatto.
Scartata l'ipotesi della costruzione di una nuova struttura, vediamo quali sono le possibili alternative per la società rossoblù.
Nuovo Dall'Ara, problemi burocratici o economici?
Repubblica quest'oggi fa chiarezza sulla situazione, spiegando nei minimi dettagli cosa realmente manca per arrivare ad una soluzione efficace.
Il quotidiano fa sapere che l'iter burocratico è completato, e che dunque il nodo principale è rappresentato dai soldi, ancora esageratamente insufficienti per sperare in qualcosa di concreto.
La verità è che i costi sono raddoppiati rispetto al primo preventivo: si è passati infatti da 100 a 200 milioni di euro necessari, a causa dell'aumento delle materie prime e della scelta di fare uno stadio temporaneo in zona Caab.
Questo fatto, indubbiamente, presenta delle evidenti criticità, anche perché il Comune è disposto a mettere circa 40 milioni di euro: non si può pensare che Saputo versi gli altri 160.
EURO 2032, la questione stadi in Italia
Questa situazione, però, tocca l'intero Paese, e dunque non riguarda unicamente la realtà Bologna.
Come ben sappiamo, tra otto anni, nel 2032, ci saranno gli Europei di calcio che verranno disputati in Italia e in Turchia.
Nei primi mesi del 2025 il governo Meloni dovrà fare sapere quanti soldi avrà intenzione di investire per gli stadi: entro ottobre 2026, infatti, l'Italia presenterà alla UEFA il dossier per EURO 2032.
Ad oggi, le città che con certezza ospiteranno alcune gare della competizione sono Milano, Roma e Torino.
Si giocano altri due/tre posti Firenze, Bari, Napoli, Palermo, Cagliari e, appunto, Bologna: di queste, almeno una dovrà essere del sud.
La situazione è in un momento di stallo, soprattutto per la società emiliana.
L'obiettivo è quello di definire il tutto entro il 2028, anno in cui scadrà la convenzione in essere tra Comune e BFC sull'uso dello stadio Dall'Ara.
I felsinei puntano, perlomeno, a dare allo stadio una copertura di tutti i settori e la sicurezza antisismica, ma ora come ora è tutto un “forse”.
Chi vivrà vedrà.
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