Dopo la larga vittoria casalinga contro l'Udinese di settimana scorsa, il Bologna torna in campo sabato pomeriggio al Gewiss Stadium nel delicato match contro l'Atalanta. A due giorni dalla partita il tecnico Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa a Casteldebole.

ATALANTA - “Troveremo una squadra di altissimo livello, ma non è una novità. Sono tanti anni che esprimono un buon calcio con ottimi risultati ed è una delle cose più complicate in questo sport. Gasperini? Mi ha dato tante lezioni ed è un tecnico che ha grande esperienza e sinceramente non mi sorprende: è uno dei migliori allenatori della Serie A. Riesce a trasmettere al meglio le idee ai suoi giocatori. L'Atalanta è una squadra con grandi individualità. Hojlund è un attaccante forte, come lo sono Lookman o Zapata: sono profili di alto livello. Noi dobbiamo giocare con grande intensità perché sono giocatori che hanno forza fisica, velocità e intelligenza nel muoversi in campo. L'Atalanta è da tanto tempo un modello di ispirazione, ma non solo per una società come la nostra, ma anche per tante altre squadre. Sia per come giocano, sia per come arrivano a fare risultato. Negli ultimi 10 anni hanno avuto una crescita importante, tanto da riuscire ad arrivare in Europa giocandosela contro grandi club come Real Madrid e PSG”. 

FASE DIFENSIVA - “Quando si prendono pochi gol è responsabilità e merito di tutta la squadra, non solo dei difensori o del portiere. Vuol dire che anche gli attaccanti e i centrocampisti riescono a muoversi insieme nel migliore dei modi. Il lavoro di squadra è importante per questo, perché permette di occupare bene il campo e chiudere gli spazi nel migliore dei modi. Nella fase di non possesso penso che alcuni giocatori possano farlo ancora meglio, mentre altri lo fanno già bene anche per questione di caratteristiche individuali”.

CENTRAVANTI - "Non siamo senza punte. Sansone e Barrow hanno dimostrato di poter giocare molto bene in quel ruolo. In generale i ragazzi sanno benissimo quali sono le responsabilità e le richieste per chi gioca in quella posizione".

DOMINGUEZ - “L'ho visto bene. E' un ragazzo che quando entra in campo, anche se non sta bene, potrebbe fare tranquillamente 95 minuti. Ha una mentalità pazzesca, ha ancora un po' di dolore ma si sta allenando al massimo. Posso sempre contare su uno come lui”.  

BARROW E ORSOLINI - Barrow sta bene. Per il Ramadan ha l'esperienza per gestire al meglio la situazione e abbiamo anche qualcuno all'interno dello staff che lo sta aiutando sotto questo aspetto. Penso che debba dare più continuità, sia in partita che negli allenamenti perché ha grandi margini di crescita. Ci sono momenti che fa cose fantastiche, e altre meno, ma ha sempre grande voglia e disponibilità. Deve essere più esigente con sé stesso, con l'obiettivo di arrivare alla partita successiva con una fame e una voglia ancora maggiore. Per Orsolini vale lo stesso discorso. Innanzitutto non è ancora al top. Deve curarsi sia prima che dopo gli allenamenti. E' un giocatore importante per questo gruppo. Ha facilità nell'arrivare al gol, anche se deve continuare a crescere e ad avere fame. Sa che può e deve incidere di più all'interno delle partite, ma si allena sempre bene e sono contento di quello che sta facendo”. 

SCHOUTEN - “Si parla troppo poco di lui, ma la crescita che ha avuto è merito del suo lavoro. E' un bravissimo ragazzo, che si applica tanto e con grande disponibilità, sia per lui che per la squadra. Ha grande visione di gioco e qualità nel passaggio. Capisce quando rallentare o velocizzare il gioco, per noi è fondamentale”.

FUTURO - “Mi vedo benissimo su questa panchina. Ho entusiasmo e grande voglia di affrontare le prossime sfide. A me importa questo. Io voglio aiutare i ragazzi a dare il meglio partita dopo partita. Per tutto il resto e sul futuro c'è tempo per pensarci, ma ora voglio godermi il presente al Bologna”. 

POSCH - “E' una sorpresa, è vero, ma se devo trovargli un difetto ritengo che debba migliorare nella gestione della palla e del possesso: lì può fare meglio. Ha cominciato da difensore centrale ma con grande applicazione è passato a terzino. E' un ragazzo d'oro, lavora bene in allenamento e ha grande tranquillità e calma in campo e la sa trasmettere ai compagni”. 

CAPITANO - Lucumì l'ho visto molto bene all'interno del gruppo. Ha grande positività ed è ben voluto dai compagni quindi gli ho voluto dare questa possibilità. Può e deve avere la capacità di sopportare la pressione di portare la fascia. Vediamo se nella prossima partita sarà sempre lui o un altro. Di solito osservo e poi scelgo in base a chi può dare il maggior contributo al gruppo”.

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