Archiviata la vittoria contro la Sampdoria è giunta l'ora delle riflessioni: anche quest’anno uno o due giocatori se ne andranno
La vittoria sulla Sampdoria garantisce una solida garanzia in chiave salvezza. Adesso le riflessioni per il futuro: in quanti verranno ceduti a fine stagione?
Doppio Arnautovic, doppia gioia. Il Bologna gode. Il +15 dalla terzultima posizione a sei giornate dalla fine del campionato costituisce un’ampia e solida garanzia. A dar seguito alla buona prestazione di San Siro contro il Milan (si è visto poi come fosse inceppato), è arrivata la netta e meritata vittoria contro la derelitta Sampdoria, squadra triste e grigia come una domenica pomeriggio di temporale a quattordici anni. Bene, si va verso l’abbrivio finale con più di una questione da risolvere: 1) Quanto è disposto a impegnarsi ancora Saputo?, 2) Mihajlovic resta o se ne va?, 3) Chi sarà il nuovo ds visto che ormai Bigon è considerato in uscita? Domande che aspettano risposte. Ma stavolta è un’altra la riflessione che vogliamo fare. E cioè: ogni estate, da un po’ di tempo a questa parte, il Bologna cede qualche pezzo pregiato, meglio se giovane e maturo al punto giusto, di solito tra polemiche, contestazioni e tifosi che si strappano i capelli. Considerato l’affanno generale del sistema-calcio italiano e la contingenza economica non favorevole, anche quest’anno uno-due se ne andranno. Schouten, Hickey, Barrow, Svanberg, Orsolini, Dominguez, Theate: c’è solo da scegliere, per fare cassa. Facile previsione: in molti si dispereranno, ma tranquilli, dopo un anno nessuno li rimpiangerà. Vediamo. Estate 2021: ceduto Tomiyasu all’Arsenal per poco meno di 20 milioni, buon incasso. Il giapponese con i Gunners è sceso in campo poche volte, quei soldi non li vale più. Estate 2020: la cessione più onerosa è stata quella di Bani, andato per 5 milioni al Genoa. A Bologna quell’anno (2019-20) giocò la sua migliore stagione, condita da 4 gol. Oggi fa la riserva al Grifone. Estate 2019: ceduto Pulgar alla Fiorentina per 12,3 milioni, ma anche Helander ai Glasgow Rangers per 3,5 e Krafth all’Amiens e Nagy al Bristol entrambi per 2 milioni. Nessuno di loro, lontano da Bologna, ha alzato il proprio livello qualitativo. Per dire: a 27 anni Nagy gioca in Serie B, a Pisa. Era stato spacciato dai dirigenti del Bologna come un fenomeno, che aveva scelto i rossoblù dopo aver rifiutato una decina di top club europei. E vabbè. Abbagli. Estate 2019: 24,5 milioni sborsò il Napoli per Verdi. Con la maglia del Bologna aveva conquistato la Nazionale, oggi arranca a Salerno, dopo svariati tentativi falliti. Estate 2017: Diawara al Napoli per 14,5 milioni, dopo lunga e penosa telenovela. Che fine ha fatto oggi Diawara? Boh. Disperso. Ora: mettiamoli tutti in fila. Tomiyasu, Pulgar, Nagy, Verdi, Diawara. Qualcuno li rimpiange? Certo, il ricordo che hanno lasciato a Bologna è ottimo; ma a vederli ora non suscitano nostalgia canaglia, tutt’altro. E quindi? Quindi anche stavolta un bel giocatorino - Dominguez? Schouten? - lascerà Bologna tra fuoco e fiamme dei tifosi. Ma basterà aspettare un anno per non provare più niente, nemmeno un briciolo di rimpianto.