Italiano: "Mai visto da quando alleno. Espulsione esagerata. Jolly finiti: metteremo paletti"
Le dichiarazioni del tecnico rossoblù al termine di Bologna-Hellas Verona
Al Dall'Ara, al termine della diciottesima giornata di Serie A che ha visto la sconfitta del Bologna contro l'Hellas Verona (2-3 il risultato finale firmato dalla doppietta di Dominguez, dalle reti di Sarr e Tengstedt e dall'autogol di Castro), è intervenuto Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
L'analisi del match da parte di Italiano
Oggi ci siamo giocati un bel po' di jolly con tutti gli errori che abbiamo commesso. Se non regaliamo al Verona quello che abbiamo regalato, la partita la portiamo a casa. Avevamo in pugno la partita, poi abbiamo commesso errori e indecisioni che ci sono costate i primi due gol presi. Nella ripresa in inferiorità numerica siamo stati bravissimi a metterli alle corde, ma è stata una partita stregata, evidentemente la dovevamo perdere per forza. Potevano essere tre punti importanti per la nostra classifica. Durante l’arco di una stagione partite così possono capitare, il nostro bel momento rimane, ma c'è rammarico per il risultato. Dispiace per il nostro pubblico perché volvevamo chiudere l'anno nel migliore dei modi e con un successo la classifica poteva diventare bellissima.
Sull'espulsione di Pobega
È esagerata e frettolosa: Tommy sbraccia un po' ma non è un fallo da rosso perché si stavano stuzzicando a vicenda. Dobbiamo evitare di dare modo all'arbitro di intervenire come ha fatto. È un principio importante: rimanere in inferiorità numerica in questo calcio è una mazzata incredibile. Dopo Roma aveva reagito da professionista serio. Lui è un pezzo di pane, ha avuto questa reazione d'istinto. Non c'è cattiveria ma deve stare più attento perché allargando il braccio dà modo all'arbitro di interpretarla male. Al rientro metteremo dei paletti e qualche regola che dovrà essere rispettata perché con le espulsioni abbiamo già perso due partite e pareggiato con l'Atalanta. Non può più accadere.
Su cosa lo fa più arrabbiare della sconfitta
Mi fa arrabbiare il fatto che si sappia che nel calcio prima o poi qualche errore lo si commetterà e nonostante ci si prepari sulla percezione del pericolo, si parli di umiltà e di attenzione, purtroppo il calcio ti frega ugualmente. In dieci uomini ho visto una squadra dominare, non ho nulla da dire alla prestazione dei ragazzi, hanno fatto una gara straordinaria. Purtroppo ci è sfuggita sotto tutti i punti di vista: ingenuità, attenzione. Dispiace perché il buon momento continua ma non abbiamo aggiunto punti a una classifica bellissima che poteva diventare straordinaria. Se gli avversari ti chiudono e ti tritano ci sta perdere, ma in questo modo fa male. Una sconfitta del genere non ci voleva. Ho visto una squadra in dieci uomini battere angoli su angoli, non far superare la metà campo all'avversario, tirare continuamente in porta: una cosa così non l'ho mai vista da quando alleno.
Sugli errori di Lucumì e Pobega
In genere sai che episodi del genere ti compromettono tutta la partita, ma oggi se fosse finita in parità sarebbe stato da rimarcare per settimane e settimane, ma poi abbiamo perso e si macchia tutto. Tommy è un ragazzo straordinario, quella è una mano allungata per allontanare l'avversario e non per fargli male. È la sua seconda ingenuità che ci costa cara. Lavoreremo su questi dettagli. Di sicuro puoi fare tutto quello che vuoi, ma a volte non basta: in conferenza ho parlato di umiltà, non impettirsi e tenere i piedi per terra e invece tutte queste situazioni negative si sono concentrate in una gara. Una partita che ci è sfuggita dal controllo, può capitare, il Dio del calcio si è accanito su di noi oggi. Bravo il Verona a sfruttare i nostri errori.
Italiano dà un voto a questi primi sei mesi del suo Bologna
Se avessimo vinto oggi poteva essere un voto altissimo. La crescita mi rende soddisfatto e contento, vedo uno spirito incredibile da parte dei ragazzi, so come lavorano e come interpretano le partite.
Sul perché ha effettuato una sola sostituzione prima dell'89esimo
Non per forza si deve intervenire. La squadra in dieci uomini aveva trovato un equilibrio incredibile. Non volevo toccarla, vedevo la perfezione in campo con Fabbian che si alternava tra trequarti e doppio mediano e avevo paura a modificare l'assetto. Poi Dominguez non ce la faceva più, Holm idem e quando finisce la benzina è giusto cambiare.
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