Bologna-Milan un intreccio di riscatti e rivincite: giovedì in palio un pezzo di stagione
Vietato sbagliare: al Dall'Ara si gioca una partita che va oltre i tre punti
Inizia la parte calda, quella in cui chi sbaglia rischia di perdere tutto.
Dodici partite separano diciotto delle venti squadre di Serie A dal verdetto finale, previsto per maggio, dopo il quale si potranno finalmente tirare le somme della stagione.
Per le restanti due squadre, Bologna e Milan, le gare sono tredici.
Giovedì alle 20:45 si giocherà allo stadio Renato Dall'Ara il recupero della nona giornata di campionato tra le due formazioni, in quello che sarà un vero e proprio scontro diretto.
Bologna-Milan: il rinvio tra le polemiche
La sfida in questione era inizialmente prevista per sabato 26 ottobre 2024, in un periodo in cui i rossoblù non erano ancora riusciti ad ingranare.
La gara venne rinviata a causa del maltempo che colpì la città emiliana: fu in particolar modo il presidente Saputo a stabilire che i suoi ragazzi non avrebbero giocato, né a porte chiuse né in nessun altro stadio.
Ciò provocò la rabbia dei vertici del Diavolo, che rimasero spiazzati e delusi anche dalla conseguente e definitiva decisione del sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
Rimasta a lungo incognita la possibile data per il recupero, ecco che ora siamo quasi giunti al fischio d'inizio di questa assai discussa partita.
Da Calabria a Italiano: perché vincere conta di più
Sotto la luce dei riflettori ci sarà inevitabilmente Davide Calabria, terzino classe '96 con una vita trascorsa al Milan, essendone divenuto peraltro capitano nel 2022.
Campione d'Italia nello stesso anno, la sua parabola rossonera ha conosciuto la discesa, in particolare in questi ultimi mesi.
Dalle discussioni sul rinnovo del contratto, in scadenza a giugno, fino al litigio con Conceiçao, che ha portato al prestito sotto le Due Torri.
Giovedì il ragazzo bresciano può avere la chance di farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi e di dare un forte contributo alla sua nuova squadra.
Conta tanto anche per Italiano: portare a casa tre punti significherebbe mandare nel baratro una diretta concorrente, sulla carta comunque favorita, per puntare seriamente all'Europa.
