ESCLUSIVA - Baldi Rossi: "Prima di Djordjevic ero un giocatore di A2, la Virtus ha tanto talento"
Intervista all'ex capitano delle V nere
Una carriera iniziata anni fa in bianconero e continuata per due stagioni con la canotta della Virtus fino allo scorso anno. Ora Filippo Baldi Rossi difende i colori di Reggio Emilia che domenica sfiderà proprio la Segafredo, completando un avvio di stagione impegnativo per la squadra di coach Antimo Martino che ha già sfidato Milano, Trento e Brindisi e aspetta la Virtus e Brescia: “È stato sicuramente un inizio tosto e difficile, abbiamo subito trovato di fronte tre squadre di alto livello, ad iniziare da Milano, che non ha bisogno di presentazioni e che quest’anno ha un roster pazzesco, che mi ha impressionato. Poi però ci siamo riscattati a Trento, dove abbiamo fatto un’ottima partita in trasferta. La sconfitta con Brindisi è arrivata purtroppo in maniera strana: Brindisi con Vitucci ha un modo di giocare in transizione che ti mette in difficoltà, oltre ad avere tanto talento in attacco; per poco non abbiamo vinto la partita. Non siamo ancora al massimo delle nostre possibilità, dobbiamo continuare a lavorare e abbiamo tanto tempo a nostra disposizione, in attesa dell’inizio dell’Europe Cup.”
Ha impiegato poco tempo Baldi Rossi per integrarsi nell’ambiente reggiano, grazie anche all’ottimo rapporto con coach Martino: “Abbiamo fin da subito creato un buonissimo rapporto perché lui ha trovato in me quello che voleva e viceversa. Da parte mia mi sono reso subito disponibile, soprattutto per aiutarlo con tanti giovani futuribili che abbiamo in squadra. La sua pallacanestro rispecchia le mie caratteristiche tecniche: il mio minutaggio è aumentato e sono molto felice per il rapporto che abbiamo creato.”
Domenica Filippo Baldi Rossi tornerà nella sua Bologna, contro tanti ex compagni della scorsa stagione: “Bologna è una squadra costruita per vincere, rispetto all’anno scorso è cambiato poco e avere una base solida aiuta sempre. Ho avuto modo di vedere qualche minuto della gara contro Andorra: è una squadra tosta, lunga e con tanto talento, ancor più di quanto ce ne fosse lo scorso anno. Noi dovremo essere anche un po’ sfacciati, sapendo di non aver nulla da perdere. A Cremona è riuscito lo sgambetto, noi dobbiamo credere che ci possa essere una seconda volta. Dobbiamo andare a Bologna con questo spirito, preparandoci al meglio.”
Djordjevic da avversario, dopo che da allenatore l’influenza dell’allenatore serbo è stata fondamentale per il lungo di Reggio: “Mi ha dato tantissima sicurezza. Come tutti sanno io ero in grossissima difficoltà, il mio minutaggio si era abbassato e avevo perso fiducia. In campo avevo perso tutti i miei punti di riferimento, non mi veniva niente, non riuscivo a giocare più per me e neanche per i compagni, ero un giocatore di A2, devo essere sincero. Djordjevic mi ha dato una grandissima mano per tornare a fare quello che so fare in campo.”
Il presente, però, per Baldi Rossi è Reggio Emilia, che vuole ripartire da zero: “La nostra è una squadra nuova, che ha cambiato tanto quindi l’obiettivo primario è una salvezza tranquilla, senza dover penare fino alle ultime giornate. Se nel corso del campionato, come successo in Supercoppa, arriverà qualcosa di più lo prenderemo. Giochiamo partita per partita, non siamo obbligati a fare chissà cosa. Siamo concentrati sulla Virtus adesso. La favorita per il Campionato? Dico Milano perché mai come quest’anno l’ho vista in palla fin da subito, avendoci oltretutto già giocato contro e avendo visto anche una loro partita in Eurolega. Mi ha impressionato non tanto per il gioco quanto per la coesione e la chimica di squadra. La Virtus sarà la sua principale antagonista anche se adesso, magari, è ancora un po’ indietro.”
Tutto pronto, dunque, per la sfida di domenica contro la Segafredo dove, tra i tanti, Baldi Rossi da ex capitano bianconero ritroverà l’attuale capitano delle V nere, (e amico) Giampaolo Ricci: “L’ho sentito il giorno stesso in cui è stato nominato capitano. Io e lui abbiamo un bellissimo rapporto, nonostante l’anno scorso condividessimo lo stesso ruolo: a volte si pensa che per un posto da titolare o per qualche minuto in più non si possa avere un buon legame con un compagno. In verità con Pippo ho coltivato un feeling che sta andando avanti tutt’ora. Lo stimo molto, ha tutto per fare il capitano della Virtus: chiaramente in una piazza come Bologna non è scontato, c’è tanta pressione e la società ha fatto e dato tanto. Pippo sarà in grado di fare il capitano al meglio, glielo auguro con tutto il mio cuore da amico, in maniera sincera.”