Serata agrodolce al Dall'Ara: l'analisi tattica di Bologna-Juventus
I rossoblu incantano il pubblico per 75 minuti per poi staccare la spina e subire la clamorosa rimonta dei bianconeri
Una serata pazza e vibrante ha riassunto in novanta minuti quella che è stata la stagione del Bologna. Nonostante il triplo vantaggio su una Juventus costantemente messa all'angolo per 75 minuti, i rossoblu spengono la luce proprio sul più bello, non riuscendo a coronare la festa Champions League con una vittoria, contro i rivali di sempre, che avrebbe garantito la ciliegina sulla torta di un'annata indimenticabile. Eroe di serata Riccardo Calafiori, giocatore totale capace di interpretare più funzioni all'interno del rettangolo verde. Sotto la copiosa pioggia del Dall'Ara, l'ex Basilea ha trovato il primo gol in carriera in Serie A, replicando ad inizio secondo tempo e mettendo a segno una doppietta straordinaria sotto gli occhi del CT Spalletti e proprio della Juventus, da tempo sulle tracce del classe 2002. Adesso testa all'ultimo impegno di venerdì sera contro il Genoa, prima del rompete le righe che rivelerà molto del prossimo futuro rossoblu. In bilico la posizione di Thiago Motta, corteggiatissimo sempre dai bianconeri, ma anche di tanti gioielli che si sono messi in luce nel corso della stagione.
APPROCCIO PERFETTO
Pronti, via e il Bologna è riuscito a trovare dopo una manciata di minuti il gol che ha poi messo la partita, per lunghi tratti, in discesa. Dagli sviluppi di un corner, infatti, Castro è molto bravo a smarcarsi per disegnare un cross teso verso l'area di rigore, trovando la ribattuta vincente di Calafiori, che ha fatto esplodere il Dall'Ara. Nell'IMMAGINE 1 della consueta analisi tattica è possibile notare l'azione che ha sbloccato il match, ma anche una Juventus troppo leggera e distratta in fase difensiva: tutti gli uomini in area guardano solo il pallone, dimenticandosi della marcatura di Calafiori che è liberissimo di calciare in porta.
Intensità e aggressività sui portatori di palla avversari hanno consentito al Bologna di restare in costante proiezione offensiva, isolando i rifornimenti dei giocatori bianconeri. Il gol del 2-0, infatti, non è tardato ad arrivare ed è stato frutto di un atteggiamento determinato da parte dei padroni di casa. Come vediamo nell'IMMAGINE 2, ovvero l'inizio dell'azione, il Bologna muove palla in superiorità numerica posizionale (4 vs 2), trovando dunque linee di passaggio sia in verticale che in orizzontale, facendo ruotare la disordinata pressione juventina.
Sul prosieguo dell'azione, con il pallone arrivato sui piedi di Ndoye alto a sinistra, il Bologna ha segnato il gol del 2-0 con l'accoppiata Urbanski e Castro. Come notiamo nell'IMMAGINE 3, anche in questo caso la Juventus ha difeso male, concedendo l'uno contro uno a ridosso dell'area piccola. I due calciatori rossoblu sono stati molto bravi a muoversi in sincronia nel lato cieco del rispettivo marcatore, andando così ad impattare la sfera sul primo palo. Bremer e Danilo si sono colpevolmente fatti sorprendere, ma anche da parte dei centrocampisti è evidente una mancata copertura centrale che avrebbe garantito una superiorità numerica.
PARTITA QUASI CHIUSA E RIMONTA BIANCONERA
Ad inizio secondo tempo la Juventus ha dato i primi segnali di vita, cominciando a vincere qualche duello in più soprattutto in mezzo al campo. Come vediamo nell'IMMAGINE 4 di seguito, infatti, è Rabiot ad aver prima recuperato il pallone in mezzo al campo, strappando sul centro-sinistra in duetto con Chiesa, e arrivando poi alla conclusione verso la porta di Skorupski. Una situazione costruita in maniera efficace, sfruttando un due contro due posizionale e le qualità nel dribbling di Chiesa.
Il primo isolato sussulto bianconero è stato successivamente spento dal gol del 3-0, nato dal solito atteggiamento aggressivo dei giocatori del Bologna, in particolare di Calafiori. Il difensore rossoblu, infatti, si è costruito praticamente da solo la doppietta personale. Prima ha infatti aggredito in avanti e sradicato il pallone dai piedi di Vlahovic, con la gestione palla bianconera complicata dalla presenza di diversi giocatori di casa nei pressi del pallone (IMMAGINE 5).
Successivamente Calafiori ha ricevuto il possesso su un intervento maldestro di Danilo, che aveva tentato di anticipare Castro all'altezza della lunetta dell'area di rigore. Il classe 2002 scuola Roma ha potuto quindi presentarsi in solitaria davanti a Szczęsny, scavalcandolo con un elegantissimo tocco di fino (IMMAGINE 6).
Con la partita già praticamente in ghiaccio, il Bologna ha però gradualmente staccato la spina a quindici minuti dal triplice fischio. Anche i cambi operati da Thiago Motta non hanno garantito lo stesso livello di performance dei titolari e questo ha portato ad una serie di errori che hanno spalancato la clamorosa rimonta della Juventus.
Come vediamo nell'IMMAGINE 7, infatti, Lucumì riceve un pallone ‘sporcato’ da un contrasto precedente. Invece che giocarlo facilmente ‘a muro’ su El Azzouzi, con il corpo posturato anche meglio per uno scarico verticale, ha preferito appoggiarlo in orizzontale su Kristiansen, trovando però il piede di Chiesa che ha quindi potuto intercettare la sfera, involarsi in solitaria davanti a Skorupski e segnare la rete del 3-1.
Dopo il gol del 3-2 segnato su punizione da Milik, il Bologna è incappato in una sorta di paura mentale, infilando diversi errori e non riuscendo più a giocare con la pulizia tecnica e le corrette distanze dei 75 minuti precedenti. L'IMMAGINE 8 è infatti fondamentale per capire come in pochi attimi siano cambiati drasticamente gli scenari sul rettangolo verde.
Beukema in possesso del pallone è costretto a forzare la giocata, nonostante il possibile scarico in alleggerimento verso Posch. La Juventus, all'opposto del Bologna, ha sfruttato molto bene l'apporto dei subentrati che, anche in fase di non possesso, hanno coperto molto meglio il campo. Il difensore olandese, dunque, cerca di servire Aebischer che è però braccato da un rombo di quattro calciatori avversari. Yildiz capisce tutto e recupera il pallone, involandosi ad ampie falcate verso l'area del Bologna per poi far partire una rasoiata alla destra di Skorupski. Un gol che ha rappresentato una doccia freddissima per i rossoblu, ad un passo da una vittoria che sarebbe stata altrettanto storica.
Credit photo: Wyscout
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