Editoriale - Virtus straripante, Fortitudo annaspante
La Segafredo vede il primo posto in regular season, la Kigili ha un Mortirolo da scalare
Che peso dare alla netta vittoria Segafredo sull'A|X Armani Exchange? Certo, l'Olimpia non era al completo e il primo posto al termine della regular season è bello ma non dà certezze. Tuttavia non si può sottovalutare il peso specifico della prestazione bianconera di ieri: una volta preso il comando del match con il parziale di 10-0 nel secondo quarto non c'è stato mezzo passo indietro, mai Milano ha dato/potuto dare l'impressione di riuscire a rientrare in partita. Senza Rodriguez e Shields mancavano due giocatori che in attacco avrebbero dato qualcosa di diverso ma le assenze loro e degli altri non possono costituire degli alibi per i milanesi e delle attenuanti per la prova bianconera. La Segafredo ha tirato fuori una prestazione convincente, che vale tantissimo per l'autostima in vista del finale di stagione e che ha fatto capire quanto l'identità tecnica della squadra sia molto forte, il che è notevole se pensiamo a tutti gli infortuni avuti e all'innesto di due come Hackett e Shengelia appena un mese fa. L'altro aspetto interessante è che le rotazioni ieri siano state ridotte a 8 uomini, più spiccioli per Tessitori e Alibegovic: se non subentreranno grandi variazioni di forma fisica, è facile prevedere che la Virtus finisca per giocarsi il finale di stagione con quelli di ieri più Belinelli quando tornerà più Sampson in Coppa dove non c'è turnover. L'apporto delle seconde/terze linee - nelle quali ad oggi c'è in tutto e per tutto Mannion, non utilizzato ma sempre pronto a sostenere i compagni che non è una così scontata - sarà comunque molto utile per tenere sempre alto il livello di freschezza facendo riposare le prime linee.
Quello che poteva andare storto alla Fortitudo è andato storto. Sconfitta a Venezia e vittoria di Treviso a Varese significa salvezza a -4, con una partita in meno sul calendario a disposizione. Vincere a Pesaro mercoledì diventa ancora più tassativo, per quanto la Vuelle stia bene e in piena corsa playoff. Il lato positivo della partita del Taliercio è che la F non ha mollato, non ha sbracato, ci ha provato fino all'ultimo a tenere aperta una gara condizionata dal 15-0 orogranata del secondo quarto. Quantomeno i biancoblu hanno mostrato, con tutti i loro limiti e tutte le loro lacune, di volerci provare fino all'ultimo andando anche oltre le avversità e gli ostacoli talvolta creati da loro stessi. Siamo in definitiva ai soliti discorsi: la Kigili si è complicata la vita da sola con prestazioni sciatte e scialbe, ora non è più padrona del proprio destino, non ha alternative che dare il massimo e sperare in qualche disgrazia altrui.