Thiago Motta: "Voglio una squadra propositiva che domini il campo. Mihajlovic? Massimo rispetto per lui"
Il nuovo allenatore del Bologna si è presentato in conferenza stampa a Casteldebole
Giornata di presentazione in casa Bologna. Dopo l'esonero di Sinisa Mihajlovic, che nell'ultima settimana e mezzo ha scosso l'ambiente rossoblù e non solo, in data odierna è arrivato il momento delle presentazioni di Thiago Motta, nuovo tecnico del Bologna. Ad aprire le danze ci ha pensato l'amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci:
“Thiago Motta è un allenatore dalle fortissime motivazioni, abbiamo avuto modo di valutarlo anche nella scorsa stagione e abbiamo deciso di puntare su di lui. Lavorare nel Bologna deve essere sempre motivo di grande orgoglio per il prestigio che questa società rappresenta nel mondo del calcio."
Successivamente ha preso la parola il nuovo allenatore del Bologna:
“Al di là della vittoria, domenica ho visto una buona partita, soprattutto contro una squadra forte come la Fiorentina che gioca anche in Europa. Ho fatto complimenti ai ragazzi per la reazione che hanno avuto. A venire qui mi ha spinto la volontà di allenare in una piazza importante come Bologna. In questo periodo abbiamo la possibilità di conoscere al meglio ogni calciatore e loro hanno possibilità di conoscere meglio il mio staff. L'obiettivo è arrivare il prima possibile al livello che è richiesto in Serie A.
L'anno scorso a La Spezia penso di essere migliorato molto, non solo a livello personale ma anche nel lavoro con lo staff e coi giocatori. Ogni giorno abbiamo la possibilità di migliorare. Ho avuto due giorni di allenamento per valutare la squadra. Ho visto giocatori molto forti come lo erano l'anno scorso. Questa è una squadra di livello. Ho già in mente come vorrei che la squadra stesse in campo, poi chiaramente bisogna metterlo in pratica. Difesa a 3? Ho un'idea, ma lo vedrete nel prossimo turno cosa proporremo in campo. Vogliamo che il domani sia meglio del presente, poi valuteremo alla fine.
Il nostro obiettivo è che nel minor tempo possibile la squadra abbia un'identità chiara. L'identità non riguarda solo il modulo di gioco, ma soprattutto il fatto di avere un approccio più offensivo o difensivo. A me piace una squadra che gioca in attacco, seppur con equilibrio, perché quando perdi il pallone poi devi essere preparato. Voglio una squadra che domini il campo e che sia allo stesso tempo aggressiva in fase di non possesso palla. Inoltre, secondo me una squadra deve avere un'organizzazione, ma all'interno della stessa si deve lasciare libertà ai giocatori di esprimere le proprie qualità, sempre pensando al bene collettivo. Se un giocatore ha la capacità fisica, tecnica e cognitiva di stare in più ruoli mi facilita la vita a me e alla squadra. Un messaggio ai tifosi? Noi faremo il massimo, l'ho già detto anche ai miei calciatori, questo non è negoziabile."
Sullo stato di forma della squadra: "Dal punto di vista atletico ho trovato un gruppo che sta bene, soprattutto grazie al lavoro di Mihajlovic, persona e allenatore di cui ho il massimo rispetto. La dirigenza mi ha chiesto di costruire una squadra propositiva, che provi a vincere su tutti i campi col massimo impegno e la massima concentrazione. Da ieri abbiamo iniziato a fare qualcosa di diverso rispetto alla gestione precedente, è normale. Non vengo qui a inventare nulla, ma mi importa che con queste idee nuove i giocatori si convincano che sia il modo migliore per portare a casa il risultato.”
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