Prova di forza e qualità: l'analisi tattica di Bologna-Udinese
I rossoblu dominano, divertono convincono e surclassano i friulani in una partita ben indirizzata fin dai primi minuti
Un ottimo Bologna strapazza l'Udinese per 3-0 e porta a casa un successo importantissimo per la classifica. Alla ripresa post sosta Nazionali, la squadra di Thiago Motta gioca, diverte e vince. Insomma, meglio di così non si può proprio chiedere. I rossoblu restano quindi in scia della Juventus, al momento appaiata al settimo posto in classifica e distante quattro lunghezze. Il calendario ora si fa intenso con le prossime due partite che saranno particolarmente rivelatrici. Atalanta in trasferta e Milan in casa sono due impegni piuttosto complicati, anche se il Bologna, in questa stagione, ha già dimostrato di avere le armi per giocarsela a viso aperto contro tutti. La vittoria contro l'Udinese, inoltre, si tratta del terzo risultato utile consecutivo dopo i due pareggi con Lazio e Salernitana. Un percorso all'insegna della continuità per i rossoblu, che non vogliono di certo fermarsi sul più bello.
LE FORMAZIONI
Nel suo 1-4-2-3-1 Thiago Motta ha deciso di cambiare un po' le carte in tavola, anche per far rifiatare qualche giocatore che è stato impegnato con la Nazionale. La prima novità è tra i pali con Bardi al posto di Skorupski; difesa composta da Posch, Soumaoro, Lucumì e Kyriakopoulos, con Cambiaso fermo ai box dopo l'infortunio di Salerno. Schouten e Moro in mediana per costruire gioco e dare supporto al trio Aebischer-Ferguson-Barrow che hanno agito dietro l'unica punta Sansone.
L'Udinese di Andrea Sottil, con gli uomini contati in difesa, si è schierato col consueto 1-3-5-2. Silvestri in porta, Ehizibue, Bijol e Zeegelaar in difesa. Ebosele e Udogie hanno coperto le corsie laterali con il tridente di centrocampo formato da Samardzic, Lovric e Pereyra. Tandem offensivo con Thauvin e Beto.
LA PARTITA
Pronti, via ed il Bologna è passato subito in vantaggio, sfruttando un'ottima circolazione di palla, tra l'altro anche piuttosto prolungata, che ha liberato al tiro Posch dai 25-30 metri. Il gol dell'austriaco, autentica sorpresa dell'intera Serie A, ha messo in luce la bellezza del gesto tecnico, ma è interessante vedere come sia riuscito ad arrivare al tiro, seppur da lontano, in maniera piuttosto indisturbata.
Come vediamo nell'IMMAGINE 1, infatti, dopo aver mosso molto bene la sfera, il Bologna ha attirato sulla sua corsia mancina praticamente tutta la pressione avversaria. Con una serie successiva di passaggi corti e rapidi in orizzontale, Posch ha potuto liberarsi, sfruttando la lentezza della difesa avversaria a risalire il campo, controllare il pallone, prendere la mira e calciare forte dove Silvestri non è potuto intervenire.
Giusto il tempo di riprendere fiato e il Bologna è andato anche sul 2-0, concretizzando alla perfezione l'ottimo approccio alla partita fatto di intensità, corsa e aggressività. Come vediamo nell'IMMAGINE 2, l'Udinese si è fatta sorprendere per un'uscita centrale piuttosto complicata e disordinata, con un errore tecnico nel controllo della sfera che ha fatto la differenza, in negativo. La difesa è stata lenta a salire e ad accorciare il campo. Sull'intervento preciso di Schouten, i rossoblu hanno riconquistato il possesso e in transizione si sono involati verso la porta di Silvestri andando praticamente in parità numerica con i difensori friulani.
Nell'IMMAGINE 3 di seguito è possibile vedere la giocata di Moro che, si è accentrato sul destro, superando la marcatura troppo leggera di Samardzic, ha preso la mira e ha calciato nell'angolino basso alla destra di Silvestri. Al di là della rete del croato, è molto interessante notare la fluidità tattica dei giocatori del Bologna. Sansone, ad esempio, da punta centrale si è aperto a sinistra; Aebischer da esterno di destra si è spostato come attaccante centrale; Barrow e Ferguson, invece, si sono posizionati come trequartisti aggiunti con l'obiettivo di tenere impegnate le marcature avversarie.
Gran gol di Moro, ma anche ottimo il dinamismo organizzato da Thiago Motta che sta rendendo sempre più imprevedibili le giocate offensive dei rossoblu.
Nel cuore del primo tempo, come prevedibile, l'Udinese è riuscita ad uscire gradualmente fuori dal guscio, alzando il proprio baricentro e cercando di sfruttare la fisicità dei suoi interpreti, specialmente con Udogie sulla sinistra, o con alcuni calci piazzati. Nell'unica vera e propria distrazione dei primi ‘45, i rossoblu hanno rischiato di subire gol. Nell’IMMAGINE 4 è evidente l'errore di posizionamento. Schouten si è fatto attrarre sul lato destro del campo, già ben presidiato, lasciando un clamoroso buco centralemente. Sansone, trovatosi in una posizione ibrida, non sapendo cosa fare è rimasto bloccato senza andare a disturbare il portatore di palla. Sfruttando quindi quella traccia, Lovric ha servito Beto in verticale e spalle alla porta. Il portoghese è stato bravissimo a controllare la palla e a ritagliarsi lo spazio per calciare in girata nonostante la marcatura stretta di Soumaoro. Per fortuna del Bologna il pallone ha aggirato di poco il palo ed è terminato sul fondo.
Come nel primo tempo, anche la ripresa si è aperta con il Bologna in gol, il terzo, che ha chiuso definitivamente i conti. Bellissima l'azione che ha portato alla marcatura di Barrow, iniziata con un gioco a tre sulla sinistra: appoggio di Barrow per Schouten e sovrapposizione esterna di Kyriakopoulos servito alla perfezione dall'olandese. I tre giocatori dell'Udinese sono stati quindi saltati con relativa facilità e il greco ex Sassuolo ha potuto prendere il fondo senza grossi problemi (IMMAGINE 5).
Sul cross di Kyriakopoulos l'Udinese si è fatta trovare per l'ennesima volta impreparata e sguarnita sul secondo palo. Questo ha causato disordine e confusione in mezzo all'area con la difesa che, sull'appoggio di Moro per la conclusione a rete di Barrow, è rimasta troppo schiacciata non riuscendo a proteggere e schermare il proprio portiere, consentendo al gambiano di avere lo specchio piuttosto libero per centrare l'angolino basso.
Un altro gol molto bello quello del Bologna, con uno sviluppo gradevole e allo stesso tempo pulito tecnicamente ed intelligente.
Un altro intrigante principio tattico tanto caro a Thiago Motta è la ricerca improvvisa e diretta della verticalità. Come vediamo nell'IMMAGINE 7, a metà secondo tempo il Bologna ha sfiorato il gol del 4-0 andando in porta con due passaggi. Schouten ha infatti recuperato palla centralmente e servito molto bene Dominguez tra le linee. L'argentino, a sua volta, si è girato e imbucato per Sansone che a tu per tu con Silvestri si è fatto però ipnotizzare. Un'idea interessante che aggiunge pericolo e imprevedibilità ai rossoblu.
La grande prova del Bologna è stata evidenziata anche dalle pochissime insidie causate dai friulani, mai realmente pericolosi se non con tentativi da lontano o da calcio piazzato. Un'ottima partita che prepara al meglio i rossoblu in vista delle prossime due, con l'obiettivo e il sogno di continuare a restare agganciati al treno settimo posto.
Credit photo: Wyscout
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