Un Bologna letteralmente da applausi batte in trasferta l'Atalanta e vola in zona Europa
I rossoblù vincono a Bergamo dopo quattordici anni grazie a due gol nel secondo tempo e iscrivono definitivamente il proprio nome nella lotta per le coppe europee
Nicola Sansone e Riccardo Orsolini, sono loro due gli eroi principali di giornata nella splendida vittoria del Bologna a Bergamo. Sono loro anche due dei simboli della squadra guidata da Thiago Motta, che giornata dopo giornata sta continuando a stupire tutti i tifosi rossoblù e non solo. Il primo, che fino soltanto a qualche mese fa era un giocatore dato come sicuro partente nel mercato di gennaio, si è imposto col passare delle settimane nelle gerarchie del tecnico italo-brasiliano, diventando quasi un punto fermo al centro dell’attacco (e non sono mancate critiche feroci allo stesso mister, colpevole di aver preferito la punta nativa di Monaco di Baviera ai ben più quotati Marko Arnautovic e Joshua Zirkzee). Il secondo è invece un calciatore che, nonostante i suoi alti, pochi, e i suoi bassi, tanti, è sempre stato tra i protagonisti delle ultime stagioni della squadra felsinea, ma che solo sotto l’attuale guida tecnica sta trovando la sua definitiva consacrazione. Le loro recenti parabole sportive rappresentano alla perfezione quello che è stato l'impatto dell'ex centrocampista di Inter e Genoa su tutto l'ambiente bolognese.
In tutto ciò, mettendo per un attimo da parte chi è sceso in campo, è però proprio lo stesso Thiago Motta Santon Olivares, meglio noto ai più come Thiago Motta, l'assoluto protagonista di questo magico periodo. È stato lui ad aver totalmente rivitalizzato una squadra triste e sconnessa, trascinandola dal diciassettesimo al momentaneo ottavo posto. È stato lui ad aver rigenerato giocatori come Adama Soumaoro, ora diventato un vero e proprio baluardo difensivo della difesa felsinea, Jerdy Schouten, che sotto la sua guida si sta imponendo come uno dei mediani più forti e solidi di tutta la Serie A, e gli stessi Nicola Sansone e Riccardo Orsolini citati in precedenza. È stato sempre lui poi ad aver lanciato Jhon Lucumi, Lewis Ferguson, Stefan Posch e Nikola Moro, vere e proprie colonne dell’attuale formazione rossoblù. Ah, quasi dimenticavo la cosa più importante: è stato di nuovo lui, nonostante ci fosse ancora qualche mugugno fino soltanto a pochi giorni fa, ad aver risollevato il morale di un’intera tifoseria ormai assuefatta da campionati anonimi di metà classifica. Se ora possiamo tutti sognare in grande è soprattutto per merito suo e del suo stile di gioco, quel Mottismo™ che sta facendo impazzire tutta l’Italia.
Per quanto riguarda la partita, non sono mancati fin dall’inizio alcuni eventi inattesi, che lasciavano forse presagire la grande impresa che sarebbe di lì a breve avvenuta: l’undici schierato in campo da Thiago Motta, per una buona volta, non ha infatti riservato ai tifosi e agli addetti ai lavori grosse sorprese, dato che il tecnico nativo di Sao Bernardo do Campo ha deciso di riconfermare praticamente in blocco la formazione che si è imposta nell’ultima partita casalinga contro l’Udinese (unico cambio quello tra Aebischer e capitan Soriano sulla fascia destra).
Il primo tempo, nel suo complesso, si è rivelato a dire il vero piuttosto equilibrato, con le due squadre che si sono sostanzialmente equivalse sul campo. Si è però vista fin da subito una squadra, quella rossoblù, che in difesa ha rischiato veramente poco (il principale spauracchio Hojlund è stato praticamente annullato fin dall’inizio del match dai due ottimi centrali di difesa felsinei), e che davanti, grazie al suo pressing alto e al suo fraseggio stretto, ha creato più di un grattacapo alla difesa della Dea. La prima frazione, ad ogni modo, si è conclusa sullo 0-0, un risultato parziale giusto per quello che si è visto sul rettangolo di gioco.
È però nei secondi quarantacinque minuti che il Bologna è salito in cattedra, e lo ha fatto fin dalle primissime battute. Già al 49° minuto, infatti, Nicola Sansone ha portato in vantaggio la squadra ospite grazie ad un tiro sotto misura su un invitante assist di Musa Barrow (terzo passaggio vincente nelle ultime due partite per il gambiano). Il raddoppio è invece avvenuto sul finale, questa volta grazie ad un bel tiro a giro di Riccardo Orsolini, che soltanto pochi minuti prima si era visto annullare un altro gol per un fuorigioco di pochi centimetri (occasione in cui l’attaccante marchigiano si è preso pure un giallo assolutamente evitabile, che lo porterà ad essere assente per squalifica nella prossima importante partita contro il Milan). Nel mezzo si è visto un Bologna in grande spolvero, che non ha quasi mai rischiato di subire gol ed è andato ad un passo dal raddoppio in svariate occasioni. Mi preme in modo particolare sottolineare la qualità dei contropiedi dei ragazzi di Motta, che a più riprese si sono ritrovati a ribaltare l’azione in brevissimo tempo grazie ad una rete di passaggi di grande qualità.
Sarebbe quanto mai superfluo in questa partita parlare dei singoli. Sì, certo: Lucumi e Soumaoro hanno fatto una partita clamorosa in difesa, Skorupski ha blindato perfettamente la propria porta, Schouten ha dominato in mezzo al campo, Zirkzee è entrato benissimo nella ripresa, Ferguson ha corso per quattro, Sansone e Orsolini hanno segnato due bellissimi gol, e potrei andare avanti ancora così per ore. Ieri il Bologna, tuttavia, ha infatti vinto grazie al contributo di tutta la rosa, che sia per quanto riguarda i titolari che per quanto riguarda i subentrati (che se possibile hanno pure innalzato il livello medio della squadra) ha offerto una prestazione maiuscola. A mia memoria, che in tutta onestà potrebbe essere momentaneamente guastata da un irrefrenabile entusiasmo, faccio fatica a ricordare una partita dello stesso livello qualitativo di quella di ieri. I ragazzi di Thiago Motta, a conti fatti, hanno dominato in casa di una delle squadre migliori degli ultimi anni di Serie A, e questo è un qualcosa che sarebbe stato impensabile fino a pochissimo tempo fa. Penso che arrivati a questo punto lo si possa dire con certezza: il Bologna gioca un grandissimo calcio.
Archiviata la partita di Bergamo, per il Bologna ora ci sarà un ulteriore big match da giocare di sabato, questa volta in casa contro il Milan. Sarà un altro test importante per i ragazzi di Thiago Motta, che affronteranno una squadra che, sulla carta, potrebbe essere distratta dalle imminenti sfide in Champions League contro il Napoli, e che pertanto potrebbe schierare in campo una formazione parzialmente rimaneggiata. I rossoblù, ad ogni modo, dovranno farsi trovare pronti per ogni evenienza, tenendo sempre a mente le indiscutibili qualità di un avversario che solo qualche settimana fa è stato in grado di imporsi per 0-4 allo stadio Diego Armando Maradona. Nel frattempo, possiamo goderci serenamente queste vacanze di Pasqua e iniziare a pensare più concretamente a ipotetici sogni europei, perché con un Bologna così è impossibile non farlo.
PS: se tutto questo è solo un sogno non svegliatemi!