Zirkzee: "Motta? Un grande capo. Faccio il centravanti in maniera diversa"
L'attaccante olandese del Bologna ha parlato in una lunga intervista ad uno quotidiano di Rotterdam
Se ne parla da oramai inizio stagione, ora non fa più notizia. Joshua Zirkzee è sulla bocca di tutti, ma prima bisogna bussare alle porte di Casteldebole, che non se ne priverà così facilmente del suo pupillo con la nove sulla schiena. L'unico grattacapo proviene da Monaco di Baviera, la cui squadra principale - il Bayern Monaco - ha il diritto di ricompra fissato a quaranta milioni. Non solo, però, la squadra tedesca su di lui. In Inghilterra Arsenal e Manchester United e in Italia il Milan su tutte, con la convinzione che qualche d'un altro su di lui piomberà a tempo debito. Intanto, Joshua Zirkzee ha parlato in una lunga intervista, riportata questa mattina dal Resto del Carlino, al quotidiano Ad Sportwereld di Rotterdam.
Il primo Joshua
Pensavo di essere abbastanza bravo per diventare subito il primo attaccante del Bayern, ma non ero affatto pronto. Non ero neanche la metà di quello che sono adesso. A un certo punto ho pensato: ho 19 anni e sono già in campo col Bayern, ma perchè non tutte le settimane? E' stato molto positivo aver fatto un passo indietro e scoprire cosa serve veramente per avere successo al top. Ora sono completamente diverso. Kompany all'Anderlecht mi ha spiegato tanto. Quell'anno con lui è stato molto importante per la mia crescita
La svolta a Bologna
Motta è un grande capo, ama il suo lavoro. Era molto bravo come giocatore, si vedeva già che sarebbe diventato allenatore perchè ha un QI molto elevato. Il suo calcio è davvero divertente, il suo è un Bologna all'olandese. Ogni tanto mi metto a centrocampo ma lo faccio per aiutare la squadra. Mi chiamano falso centravanti nove e mezzo, e questo è il mio gioco. Faccio il centravanti in modo diverso rispetto agli altri, ma in fondo diverso è bello, no? Il mister a volte mi chiede di tenere un pò di più la posizione, anche se alla fine i miei gol li sto facendo.
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