Corriere di Bologna - Bianchini, Finelli, Pillastrini e Rosselli fanno le carte a Virtus e Fortitudo
Poker di pareri sulle bolognesi in vista dell'esordio in campionato
Parola ad alcuni volti notissimi a Basket City che fanno le carte al campionato.
Valerio Bianchini: "Messina, che l’anno scorso non ci è riuscito, ha già dato un’anima a Milano che però non corre da sola, la Virtus e anche Venezia la faranno sudare. La Effe mi incuriosisce molto, con Meo non sai mai come va a finire. Piuttosto ci sarà un enorme divario con la fascia bassa della classifica."
Alex Finelli: "Sulla Virtus ci sono forti aspettative, la pressione che si è messa da sola, se non gestita bene, può diventare un problema. Dovrà avere pazienza, specie all’inizio se non partirà a mille come l’anno scorso: non si può fare copiaincolla, è una pagina nuova e va riscritta da capo. Per la Fortitudo temo la perdita del fattore campo, ha una squadra che può accendersi sul talento e gli istinti individuali, darebbe il meglio sulla spinta dell’entusiasmo della sua gente".
Stefano Pillastrini: "In Fortitudo Banks deve essere il capo: è fortissimo, ma ha sempre fatto bene quando aveva lui le chiavi della squadra. Nella Virtus mi piace tanto Abass, ma per giudicarla bisogna prima capire quanto vale Adams. Perché per competere ai massimi livelli, Teodosic ha bisogno di una spalla forte. Milano quest’anno non sbaglierà".
Guido Rosselli: "Milano su tutti è la favorita per la vittoria, ma il doppio impegno di Eurolega é stressante da gestire e può logorarla. Virtus e Venezia se la giocano, ma se segue Sacchetti la Fortitudo è subito lì".