Ferguson sempre più centrale, ora la squadra va ai suoi ritmi
Arrivato la scorsa estate, dopo un periodo di adattamento, è diventato un autentico "uomo ovunque". Ora la squadra dipende dalle sue giocate e dai suoi ritmi
Arrivato dall'Aberdeen per 2.2 milioni di euro la scorsa estate, Lewis Ferguson è diventato la luce del Bologna. Lo scozzese è diventato un autentico "uomo ovunque", ora la squadra dipende dalle sue giocate e dai suoi ritmi, oltre che dai suoi gol (uno in stagione, contro la Juventus) e dai suoi assist (l'ultimo proprio contro l'Inter).
Come sottolineato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, Thiago Motta stravede per il suo numero 19. “Lewis è un calciatore straordinario ma non ditelo in giro più lo nascondiamo e meglio sarà”. Già in Scozia, il centrocampista aveva dimostrato doti importanti sia in zona gol (20 in totale nelle stagioni 20/21 e 21/22). Oltre a questo, Lewis si è sempre dimostrato un soldatino, sempre pronto a mettersi al servizio della squadra. Queste caratteristiche hanno stregato Sartori, ma non solo. Proprio in Scozia si dice che, ancor prima del Ds rossoblù, avesse bussato alla porta un certo Pantaleo Corvino, alla ricerca di una mezzala da inserire nel 4-3-3 di Baroni. Alla fine l'ultima parola è spettata a Feguson, che ha scelto Bologna e il Bologna, probabilmente vedendo un progetto più stabile rispetto a quello di una neopromossa. Lo scozzese, al momento del arrivo in rossoblù, ha firmato un quadriennale a 350 mila euro l'anno. Dopo appena una stagione, le cifre sono state riviste al rialzo e la durata del contratto è stata estesa fino al 2027, con il club che si è riservato un opzione di rinnovo automatico per un'ulteriore stagione (gli esempi recenti di Dominguez e Schouten insegnano).
Al suo arrivo, sotto il caldo torrido dell'agosto bolognese, Ferguson finiva tutti gli allenamenti con la faccia color rosso fuoco. Inoltre, soffriva la tattica, che all'Aberdeen non era una priorità e, soprattutto, i ritmi della partita. Oltre a questo, va aggiunto anche l'aspetto psicologico. A Ferguson, infatti, fu addirittura preferito Vignato adattato a centrocampo. Con l'arrivo di Thiago Motta, Ferguson aveva già fatto passi avanti con l'ambientamento, ma il tecnico fu decisivo per permettere all'ex Aberdeen di compiere un'ulteriore step di maturità, rendendolo un protagonista. Sette gol, tante prestazioni ottime da “soldatino” (proprio la caratteristica che fece innamorare Sartori) e, anche grazie a lui, un campionato chiuso a 54 punti proprio grazie alla sua rete, valsa il 2-3 sul campo del Lecce nei minuti di recupero della 38ª giornata. La prestazione da "tuttocampista" offerta contro l'Inter è solo l'ultima di tante. Preziosissimo in difesa, ma anche in attacco, con una grande occasione in avvio, il rigore procurato e l'assist per Zirkzee, che gli aveva servito lo stesso trattamento contro la Juventus. Che Ferguson possa essere il tesoro della prossima estate è sotto gli occhi di tutti, ma il Bologna ha dalla sua un contratto fino al 2028, e, ad oggi, vuole solo godersi il suo soldatino, per una volta senza pensare al futuro.
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