Di Vaio, parole al miele per il Bologna: "Una seconda vita e su De Silvestri dico che..."
Le parole di Di Vaio su diversi temi, dalla città fino alla gente e De Silvestri
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Nonostante un'altra buona prestazione il Bologna di Vincenzo Italiano non è riuscito ad ottenere la prima vittoria in Champions League. Dello stesso Bologna, della città, della gente e di De Silvestri ha parlato oggi Marco Di Vaio, attualmente ds degli emiliani, in una lunga intervista rilasciata a Radio Serie A. Di seguito le sue parole, raccolte da Tuttomercatoweb.
Le parole di Di Vaio su Bologna, città e gente
Per me Bologna è una seconda vita, perché in tanti dopo il Genoa mi credevano finito. Ho trovato una società che, appena tornata in Serie A, ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di smentire queste voci e di regalarmi un'ultima parte di carriera di alto livello. Bologna è il posto perfetto per chi cerca una seconda giovinezza dal punto di vista calcistico: è stato così per me ma anche per giocatori come Beppe Signori e Roberto Baggio. In città si vive benissimo, la gente è molto accogliente e rispettosa quindi questa miscela fa sì che chi arriva qui a una certa età non può che trovarsi bene: è il posto perfetto per vivere.
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Sul ruolo di club manager
Dovevo essere un riferimento per i ragazzi e per il club ma onestamente nel primo anno non ero pronto, è stato qualcosa che ho imparato a fare nel tempo perché mi sentivo ancora troppo calciatore all'inizio. Poi ho cambiato mentalità e visione del lavoro, ho fatto il corso da direttore sportivo che mi è servito non solo dal punto di vista contrattuale per poter lavorare nel club ma anche a livello professionale. E poi la gestione americana del club è basata su fiducia e linee guida ben precise, che avevo già visto da giocatore a Montreal. Inoltre la vicinanza con figure del livello di Corvino, Sabatini, Bigon e ora con Sartori mi ha dato la possibilità di rubare qualcosa da loro
Le parole di Di Vaio su De Silvestri
Ragazzo molto intelligente, curioso e rispettoso dei compagni e di tutto l'ambiente Bologna che lo circonda. E' ancora giocatore in tutto e per tutto, allo stesso tempo ho capito che si sta già preparando per un futuro da dirigente. Ha tutte le caratteristiche per farlo. Deciderà lui quando
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