Sartori: "Hummels non è l'unica opzione per la difesa. Saelemaekers non riscattato perché..."
Le parole del direttore dell'area tecnica rossoblù, Giovanni Sartori, sulla trattativa legata a Mats Hummels
Il direttore dell'area tecnica del Bologna, Giovanni Sartori, ha parlato ai microfoni di Sportitalia della trattativa legata a Mats Hummels e delle varie opzioni sul mercato per la squadra rossoblù.
Sulla qualificazione in Champions League
Un po’ di speranza c’era di poter migliorare il nono posto dell’anno precedente. Per dire, arrivare settimi per noi sarebbe stato veramente un grandissimo successo. Si è lavorato in quella direzione, poi si sono incastrate talmente bene una serie di cose… dai nuovi acquisti, alla vecchia guardia, al miglioramento del lavoro dello staff tecnico, che ha fatto un grandissimo lavoro. Facendo crescere i giocatori, crescendo loro stessi e facendo crescere anche la società, che alla fine ha fatto un ottimo lavoro mettendo a disposizione del tecnico dei buoni giocatori che alla fine si sono dimostrati ottimi.
Bologna, le parole di Giovanni Sartori su Hummels
Quella di Hummels è una trattativa, non è l’unica, ce ne sono altre che teniamo aperte. Per andare a prendere un giocatore bisogna trattarne diverse. Tutti sanno che abbiamo avuto un contatto tempo addietro, ora stiamo valutando quello che offre il mercato. Abbiamo trattato e trattiamo anche altri. Quando arriverà una risposta da una delle prime 3 scelte procederemo, che sia Hummels o che sia uno degli altri. Abbiamo fatto la scrematura del lavoro arrivando a questi 3 nomi: il primo che ci dirà di sì verrà preso.
Sul metodo di lavoro di Sartori
Vi ringrazio, ma non sono fra i migliori, mi piace fare il mio lavoro con grande amore e passione. Detto questo i mercati sono ormai globalizzati, di giocatori se ne possono trovare ovunque perché alcuni campionati sono cresciuti tantissimo, lo vedi anche a livello di Nazionali. Ci sono Paesi che offrono buone opportunità. Anche noi vorremmo puntare sui giovani italiani, ma purtroppo e lo dico con grande dispiacere, i giovani italiani sono fuori mercato. Allora necessariamente si è costretti a virare sugli stranieri. Che per qualità/prezzo e salario ti danno qualcosa in più a livello tecnico ed economico, dando l’opportunità di essere concorrenziali.
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