Calafiori: "Zirkzee è proprio bello da vedere. Sul lavoro di Motta..."
Le parole del centrale difensivo del Bologna sull'impatto con Bologna, compagni e allenatori
Il Resto del Carlino riporta una lunga intervista a Riccardo Calafiori, il difensore rossoblù che sta strapazzando gli occhi di compagni, tifosi e avversari. Tra costoro, Alessio Romagnoli, centrale biancoceleste, si è avvicinato a fine partita venerdì per complimentarsi con lui, che ha gradito l'apprezzamento. Di seguito le sue parole: “Mi ha fatto molto ridere il commento di Beukema sotto al post di Instagram, è stato molto simpatico. Ovviamente io sono soltanto Riccardo Calafiori: il paragone con Nesta lo reputo eccessivo. Forse per i capelli. Per i paragoni bisogna aspettare una decina d'anni. Poi, certo, spero con tutto il cuore di diventare come lui, ma ho tanto tanto da lavorare. Il mister è stato decisivo per me perchè tra virgolette mi ha cambiato il ruolo: in carriera avevo fatto quasi sempre il terzino, invece da centrale ora mi trovo benissimo. In settimana ti sprona tanto, non ti puoi fermare un attimo altrimenti ti fa capire che potresti restare fuori. Lo fa con tutti, l'ha fatto anche dopo la tripletta di Orso. E poi mi piace la sua idea di calcio: giocare sempre il pallone, essere aggressivi. Mi aspettavo di partire così bene, nel senso che era il mio obiettivo, lavoravo per questo: sapevo di essere migliorato e volevo misurarmi di nuovo con la serie A. Poi ho trovato una squadra e un tecnico adatti alle mie caratteristiche. Alla mia presentazione dissi che uno come Zirkzee, con quel fisico e quella tecnica, doveva fare un grande campionato e lo sta facendo. In allenamento è un osso durissimo: se si mette spalle alla porta, la palla non gliela togli mai. Quando gioca, Joshua è proprio bello da vedere. Si, nessuna sorpresa. Difficilmente in carriera ho trovato una squadra che in settimana si allena così forte, tutti spingono al massimo. Come ti alleni poi giochi in partita. Gli altri sono stupiti nel vederci sesti, noi no. Poi chiaramente la strada è lunga. E' presto per fissare obiettivi, più avanti si vedrà. Noi proviamo a vincerle tutte. E' un campionato molto equilibrato, però il massimo dipende molto da noi: se diamo il massimo, abbiamo molte probabilità di vincerle. Domenica a Firenze sarà durissima, soprattutto perchè è a casa loro. Ma prima di tutto dobbiamo pensare a noi stessi. Non nego che vincere lì sarebbe un altro passo avanti, anche nella consapevolezza. Mi trovo veramente bene con tutti, parlando inglese cerco di aiutare anche gli stranieri e di fare gruppo. Siamo molto uniti, nessuno che si lamenta, neanche chi gioca meno. Non sento le voci sulle grandi squadre. Anche in estate potevo essere vicino ad altri club, ma la scelta di venire qua è stata quella giusta. Ovviamente spero che arrivi la chiamata della Nazionale, ma non è un'ossessione. Se e quando il ct lo riterrà opportuno, mi farò trovare pronto".
Sui tifosi
E' febbre di tifosi da derby in vista della gara di domenica - ore 15 - allo stadio Artemio Franchi, con i biglietti a disposizione (circa 2500) bruciati al nastro d'apertura. Altrettanti, invece, sono stati lasciati fuori siccome, una volta aperta la vendita nella mattinata di ieri alle ore 10 per il settore ospiti, dopo appena una manciata di ore i tagliandi (venduti al prezzo di 23 euro ai soli possessori di Fidelity Card rossoblù) erano già azzerati.
Aggiunta
Si parla di un secondo round possibile, con l'ad Claudio Fenucci che ha chiesto infatti al dg della Fiorentina Joe Barone se sarà possibile ritagliare un altro piccolo spicchio ai tanti tifosi rossoblù. Non sarà facile per via del rapporto tra i viola e i felsinei e per i mancati precedenti a riguardo. La scelta spetterà alle due questure; inequivocabile, invece, la decisione sul blitz dell'ultima ora da Bologna di occupare altri settori casalinghi. Si pensa addirittura già alla coreografia del ritorno, in programma a gennaio, dal momento che per Firenze non più del previsto potranno essere i supporters rossoblù.
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