Villa: "La Salernitana andava al doppio. Questa squadra è più debole dell'anno scorso"
Le parole dell'ex difensore rossoblù al "Corriere di Bologna"
Renato Villa, ex difensore del Bologna, ha parlato dei rossoblù nell'edizione quotidiana del Corriere di Bologna, analizzando i dati della gara contro la Salernitana. Ecco le sue dichiarazioni.
Sulla gara: “La Salernitana a metà campo e davanti è una buona squadra e ha tanti giocatori di corsa che il Bologna non ha, avendo magari più elementi tecnici. Ad esempio, Coulibaly era dappertutto. Poi aspetto di vedere la squadra al completo: sono arrivati cinque acquisti e ne gioca uno, quindi c’è qualcosa che tocca”.
Sui dribbling (17-7 per i campani) e i tocchi nella trequarti avversaria (120-64 per i granata): “Per forza, andavano al doppio. Do la colpa a questo, anche i dribbling erano più di irruenza fisica che di tecnica. Spesso la Salernitana arrivava prima sul pallone, erano più veloci e dinamici, non so se reggeranno tutto un campionato a questo ritmo ma con la sosta mondiale la preparazione si può rifare: è particolare perché il Bologna non aveva colossi in campo. Tolto Arnautovic c’erano tanti giocatori leggeri, specie in mediana: non capisco perché fossero così imballati e se sia dovuto al lavoro di preparazione estiva”.
Sui tocchi in area avversaria (14 per il Bologna e 38 per la Salernitana): “È la conseguenza di quanto detto. Loro hanno avuto più possesso, più palloni e sono arrivati in area molto di più. Nonostante questo, le occasioni da rete erano quasi pari e forse è il Bologna ad aver avuto le migliori, con Sansone che nel primo tempo fallisce una palla-gol colossale. È chiaro che a forza di averli spesso in area l’errore può arrivare: in questo caso di Skorupski, ma non solo”.
Sulla forza attuale della squadra: “A oggi questa squadra è più debole dello scorso anno sul piano della corsa e delle capacità. Ha perso tre titolari, per ora ha inserito solo Lucumì e al momento a sinistra Cambiaso sta facendo cose che avrebbe potuto fare anche Dijks. Spero che con i nuovi cambi qualcosa e che gli acquisti diano una mano: non ho paura che il Bologna retroceda, ma di fare un’altra stagione in cui si va allo stadio e ci si annoia. Come da sette anni a questa parte, tolto il primo sprazzo di Mihajlovic”.
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