Dopo la sconfitta di Birmingham, il Bologna di Vincenzo Italiano vuole rialzarsi a partire da sabato. Sì, perché in questa 9° giornata di Serie A arriverà il Milan al Dall'Ara. I rossoblù si stanno preparando per sfidare la squadra di Fonseca. Nel frattempo, il “Mitico” Renato Villa ha parlato a il Resto del Carlino, spiegando il suo punto di vista sulle difficoltà del Bologna.

Una vittoria in undici partite

Per giudizi e verdetti è ancora presto. Non dimentico come giocatori come Zirkzee abbiano avuto bisogno di tempo per dimostrare il loro valore. Ma qualche dubbio sulla consistenza di questo Bologna, dopo undici partite e una sola vittoria, inizio ad averlo.

Vincenzo Italiano (ph. bolognafc.it)
Vincenzo Italiano (ph. bolognafc.it)

Rivoluzione più profonda

Diciamo la verità: ci eravamo abituati troppo bene. Lo scorso anno abbiamo avuto tanto merito, ma ci è pure andato tutto bene con tante big che hanno toppato la stagione tutte insieme. La sensazione è che quest'anno non sarà la stessa storia. Che ripetersi sia difficile lo testimonia il Napoli: ha vinto due anni fa, lo scorso anno non è andato in Europa e quest'anno con Conte è di nuovo lì. Ecco, cambiando allenatore e due-tre titolarissimi, ho il dubbio che il Bologna sia rimasto a metà, e che una volta andati via Motta, Zirkzee, Calafiori, Saelemaekers e Kristtiansen, a quel punto valesse la pena fare una rivoluzione più profonda.

Giovanni Sartori
Giovanni Sartori

Sulle scelte di Sartori

I brutti segnali sono rappresentati dalle mancate vittorie con il Genoa, o con l'Udinese e il Parma, di perdere a Liverpool o con l'Aston Villa ci sta. La verità è che i nuovi ancora non hanno dato nulla. Sartori è stato un fenomeno un anno fa e non penso sia diventato improvvisamente il peggior direttore sportivo della Serie A, ma se gli altri spendono 20-30 e tu 10-15 a giocatore, ci sta l'anno in cui non le azzecchi tutte. E allora mi domando perché abbiano preso tanti giocatori invece di concentrare le risorse su Retegui o su Ioannidis o Pavlidis, per sostituire Zirkzee con una quarta scelta. Forse valeva a pena prendere meno giocatori ma più forti, anche se la mia sensazione è che la società sia stata troppo attenta ai conti in vista di un anno tanto importante quanto difficile, con la Champions League.

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