Bologna, Villa su Sartori: "Società troppo attenta ai conti nell'anno della Champions League"
Le parole del "Mitico" Renato Villa sulle difficoltà della squadra di Italiano
Dopo la sconfitta di Birmingham, il Bologna di Vincenzo Italiano vuole rialzarsi a partire da sabato. Sì, perché in questa 9° giornata di Serie A arriverà il Milan al Dall'Ara. I rossoblù si stanno preparando per sfidare la squadra di Fonseca. Nel frattempo, il “Mitico” Renato Villa ha parlato a il Resto del Carlino, spiegando il suo punto di vista sulle difficoltà del Bologna.
Una vittoria in undici partite
Per giudizi e verdetti è ancora presto. Non dimentico come giocatori come Zirkzee abbiano avuto bisogno di tempo per dimostrare il loro valore. Ma qualche dubbio sulla consistenza di questo Bologna, dopo undici partite e una sola vittoria, inizio ad averlo.
Rivoluzione più profonda
Diciamo la verità: ci eravamo abituati troppo bene. Lo scorso anno abbiamo avuto tanto merito, ma ci è pure andato tutto bene con tante big che hanno toppato la stagione tutte insieme. La sensazione è che quest'anno non sarà la stessa storia. Che ripetersi sia difficile lo testimonia il Napoli: ha vinto due anni fa, lo scorso anno non è andato in Europa e quest'anno con Conte è di nuovo lì. Ecco, cambiando allenatore e due-tre titolarissimi, ho il dubbio che il Bologna sia rimasto a metà, e che una volta andati via Motta, Zirkzee, Calafiori, Saelemaekers e Kristtiansen, a quel punto valesse la pena fare una rivoluzione più profonda.
Sulle scelte di Sartori
I brutti segnali sono rappresentati dalle mancate vittorie con il Genoa, o con l'Udinese e il Parma, di perdere a Liverpool o con l'Aston Villa ci sta. La verità è che i nuovi ancora non hanno dato nulla. Sartori è stato un fenomeno un anno fa e non penso sia diventato improvvisamente il peggior direttore sportivo della Serie A, ma se gli altri spendono 20-30 e tu 10-15 a giocatore, ci sta l'anno in cui non le azzecchi tutte. E allora mi domando perché abbiano preso tanti giocatori invece di concentrare le risorse su Retegui o su Ioannidis o Pavlidis, per sostituire Zirkzee con una quarta scelta. Forse valeva a pena prendere meno giocatori ma più forti, anche se la mia sensazione è che la società sia stata troppo attenta ai conti in vista di un anno tanto importante quanto difficile, con la Champions League.
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